Impegniamoci a dare continuità all’industria fotovoltaica italiana
Questo è il messaggio che una delegazione di ANIE/GIFI ha portato all’attenzione del Ministro Romani durante un incontro con alcuni rappresentanti del dicastero per discutere la situazione attuale del comparto fotovoltaico e l’ultima bozza di Decreto Legislativo di attuazione della Direttiva Europea 2009/28/CE sulle fonti rinnovabili. Un incontro che si è svolto all’insegna della collaborazione e dell’ascolto reciproco – dichiara Valerio Natalizia, Presidente di GIFI-ANIE – e che è servito a identificare opportuni meccanismi correttivi all’attuale sistema incentivante per fermare i fenomeni speculativi in atto e per garantire continuità allo sviluppo dell’industria fotovoltaica italiana.
La delegazione ANIE/GIFI composta dal Direttore Generale di Federazione ANIE Maria Antonietta Portaluri, dal Presidente ANIE/GIFI Valerio Natalizia, dal Vice-Presidente ANIE/GIFI Fabrizio Bonemazzi, dal Consigliere ANIE/GIFI e coordinatore del Gruppo Fonti Rinnovabili di Confindustria Gert Gremes, e dal Segretario dell’Associazione Energia di ANIE Andrea Solzi, ha incontrato Rosaria Fausta Romano e Luciano Barra del Ministero dello Sviluppo Economico.
Per evitare il blocco del mercato fotovoltaico e per salvaguardare gli investimenti la delegazione ANIE/GIFI ha chiesto di:
– Eliminare la sospensione degli incentivi previsti dal Conto Energia al raggiungimento degli 8GW;
– Garantire la continuità per il mercato anticipando la revisione del sistema di incentivazione con una sostanziale riduzione delle tariffe, già a partire dall’ultimo quadrimestre 2011;
– Qualora non percorribili tali ipotesi, un ”grace period” al raggiungimento degli 8GW, come già previsto nel precedente e nell’attuale Conto Energia.
Sono soddisfatto di aver ricevuto un parere favorevole alle nostre proposte da parte dei rappresentanti del Ministero – conclude il Presidente Natalizia. Offriamo il nostro impegno per percorrere tutte le strade possibili affinché il decreto venga modificato nella forma più opportuna.