Gibelli: caso Sicilia, subito federalismo fiscale
“Leggo con preoccupazione che la Regione Sicilia è pronta ad assumere altre 4.900 persone che andranno a sommarsi ai già 52.700 dipendenti che lavorano nella sanità pubblica. Queste nuove assunzioni quindi riguarderanno medici, infermieri, parasanitari e amministrativi che andranno così ad incrementare quel vero e proprio esercito che già popola gli ospedali, le cliniche, gli ambulatori, e gli uffici delle aziende sanitarie siciliane. Come se non bastasse, il servizio offerto dalle strutture sanitarie siciliane è molto scadente come dimostrano le migliaia di persone che quotidianamente si recano nelle Regioni del Nord per farsi curare”. È quanto detto dal vice presidente di Regione Lombardia e Assessore all’Industria e Artigianato Andrea Gibelli.
“Questa situazione crea evidentemente anche un danno economico – ha spiegato Gibelli – infatti solo per pagare gli stipendi dei quasi 50.000 dipendenti “strutturali” della sanità si spendono circa 2
milardi e 700 milioni di euro ogni anno: numeri che contrastano quello che invece accade nelle regioni del Nord. Questi provvedimenti sono di chi è nemico del federalismo fiscale.
L’assistenzialismo è figlio del centralismo di chi si nasconde dietro il proprio statuto speciale per far pagare i propri conti al Nord. È anche per questo – ha concluso il vice presidente – che ribadiamo ancora una volta quanto sia necessario ed impellente adottare al più presto il progetto di dare il via al Federalismo Fiscale che, come ha affermato ancora in questi giorni il Ministro Calderoli, sarà la conditio sine qua non anche per la durata della legislatura”.