Il Premier e lo strano rituale del ”Bunga Bunga”, la condanna di Soldà
”Chi detiene un fondamentale ruolo istituzionale non può accostare il suo nome, nemmeno in modo ipotetico, a comportamenti dallo scarso valore etico. Al di là dei successivi e necessari accertamenti giudiziari che verranno, non possiamo tollerare l’ennesima illazione sulla strana vita privata del Premier. Attendiamo le indagini con la certezza che gli eventuali illeciti saranno giustamente puniti”: questo il commento di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, all’indomani della scoperta del cosiddetto Bunga Bunga, strano rituale raccontato da una minorenne marocchina che vedrebbe coinvolto Silvio Berlusconi.