Fini a Berlusconi, non c’è lesa maestà, non siamo sudditi
Fini: ”A Silvio Berlusconi siamo tutti grati per quel che ha fatto, ma la gratitudine non può significare che ogni volta che si critica o si esprime opinioni diverse, ci si debba sentire accusati di lesa maestà. Non ci può essere diritto di lesa maestà perché non c’è un popolo di sudditi. Berlusconi ha tanti meriti, ma anche qualche difetto: in primo luogo di non aver ben compreso che in una democrazia liberale non può esserci l’eresia, perché non c’è l’ortodossia. Gli siamo tutti grati per quello che ha fatto, ma la gratitudine non può significare che ogni volta che si esprime una critica ci si sente accusati di lesa maestà: non c’è un popolo di sudditi, ma di cittadini che vogliono partecipare attivamente. Non ho mai contestato la leadership di Berlusconi, ma lui ha l’attitudine a confondere la leadership con il ruolo che nelle aziende hanno i proprietari”.