Bocchino: ”Berlusconi sotto sotto il voto non lo vuole, consapevole che ha solo da perderci
Italo Bocchino: “Oggi il ricorso al voto lo vogliono davvero soltanto Bossi e Tremonti, il primo per prendersi i voti di Berlusconi e il secondo per prendere il suo posto a Palazzo Chigi. Non le vuole il Paese, non le gradirebbe il Quirinale, non le vuole l’opposizione, non le vuole Fini e non le vogliono quei sessanta-settanta parlamentari del Pdl che dovrebbero lasciare il posto ai leghisti al Nord, a Futuro e libertà al Sud e al centrosinistra nelle regioni dove senza il presidente della Camera è impossibile conquistare il premio di maggioranza. Il presidente del Consiglio deve decidere che atteggiamento avere verso Fini e i finiani. A questo punto è bene chiarire qual è la strategia degli uomini del presidente della Camera, che vanno considerati un tutt’uno con il loro leader”.
“Il primo comandamento di “Futuro e libertà” è la volontà di non far precipitare l’Italia verso un voto che danneggerebbe il Paese e consegnerebbe il governo all’asse Bossi-Tremonti. Il secondo comandamento garantisce il nostro ancoraggio politico e culturale al centrodestra e quindi l’impossibilità in questo sistema bipolare a valutare alleanze diverse e non omogenee politicamente e culturalmente. Il nostro terzo comandamento prevede che garantiremo la fiducia al governo fino all’ultimo giorno della legislatura e che voteremo tutti i provvedimenti contenuti nel programma perché ci vedono vincolati con gli elettori. Va infine detto che pur allertando Berlusconi rispetto ai rischi che corre non saremo noi a generare contrasti con la Lega, che fa solo il suo mestiere di competitor elettorale del Pdl, o con Tremonti, che fa benissimo il ministro dell’economia anche se rappresenta un equivoco politico per il Popolo delle libertà“.