Cedolare secca del 25% sui canoni di locazione – Progetto del Governo – Assoedilizia
Dichiarazione del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici: ”Allo stato delle informazioni, la cedolare secca del 25% che il Governo intende introdurre per le locazioni immobiliari sembrerebbe in sé una misura positiva a patto che interessi tutti i contratti, abitativi e non; e si applichi sull’entità netta dei canoni, depurati della deduzione forfettaria per spese manutentive. Permane la preoccupazione che la riforma complessiva della fiscalità immobiliare non porti alla fine ad un effettivo alleggerimento della pressione tributaria sulla locazione.
Un alleggerimento della pressione fiscale sulle persone fisiche risparmiatrici del settore edilizio, porterebbe a conseguire tre obiettivi di fondo:
– bloccare la ormai endemica fuga degli investitori dalla locazione;
– incentivare i nuovi investimenti nel comparto stesso;
– calmierare i canoni di locazione, delle abitazioni, dei negozi, degli uffici, delle botteghe artigiane; con evidente alleggerimento dei costi per le famiglie, nonché dei costi di gestione di tutte le attività.
Certamente, un’aliquota più contenuta favorirebbe maggiormente il recupero del sommerso. Ciò che meno convince e che ci lascia preoccupati è che alla fine della riforma della fiscalità immobiliare consegnata ai Comuni possa non esserci, nel complesso, quell’alleggerimento del carico fiscale sulla locazione che tutti auspichiamo. Due sono infatti i punti nevralgici di tale riforma, concorrenti con la cedolare:
– la gestione comunale di ICI, catasto e Irpef che porterà a parametrazioni dei valori imponibili sempre più elevate, con aliquote fissate allorquando i valori erano bassi;
– la service tax che, destinata a finanziare i servizi comunali fruiti dagli utenti, alla fine potrebbe trovarsi a carico dei soli locatori, come è già avvenuto con l’ICI”.