Legambiente sul Forum nucleare italiano
Cogliati Dezza: ”Più che un Forum sembra un fan club dell’energia dell’atomo. Si tratterebbe, come è evidente a tutti, di un dibattito unidirezionale e senza alcuna voce critica, dove conterebbero solo le ragioni della grande industria, il cui esito è ovviamente scontato. Del resto, come recita la celebre massima ”dove tutti pensano la stessa cosa, nessuno pensa un granché”. Per questo, chiediamo di aderire al Forum perché crediamo sia necessario portare al suo interno la voce dei cittadini e degli ambientalisti”. Così Vittorio Cogliati Dezza commenta la costituzione del Forum nucleare italiano, presentato oggi a Roma. Il futuro energetico del nostro Paese deve fondarsi anche sull’innovazione tecnologica e sulla ricerca, purché sia coerente con i principi di precauzione e di salvaguardia della salute, che il nucleare ad oggi non garantisce. Accogliamo, quindi, l’invito del Ministro Prestigiacomo a un confronto serio e approfondito da sviluppare anche all’interno del Forum”.
”Siamo sempre aperti al dibattito e allo scambio – ha aggiunto Cogliati Dezza – perché la nostra opposizione al nucleare non è di natura ideologica, né si fonda su atteggiamenti oscurantisti e retrogradi, quanto invece su ragionamenti concreti di cui si deve discutere all’interno del Forum. Crediamo, infatti, che scegliendo l’atomo l’Italia riaprirebbe la porta ad una tecnologia costosa e già vecchia, peraltro dichiarata pericolosa anche dalle agenzie per la sicurezza nucleare di Francia, Finlandia e Gran Bretagna. I nodi, del resto, cominciano già a venire al pettine: il sottosegretario Saglia ha già posticipato la posa della prima pietra al 2014, contraddicendo quanto dichiarato da Scajola fino alle sue dimissioni sull’immediatezza dell’opzione nucleare”.
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