Caso Emergency: un operatore forse presto libero. Sulla vicenda dei tre operatori di Emergency fermati in Afghanistan il ministro degli esteri Franco Frattini, riferendo a Montecitorio ha detto: “Non sono soddisfatto dalle risposta venute dalle autorità afghane. Desidero conoscere con urgenza la configurazione delle accuse che vengono mosse ai tre operatori di Emergency; gli elementi di prova ed essere certi che sia garantito il loro il diritto pieno alla difesa. Per questo sono state prese alcune iniziative e per questo l’ ambasciatore italiano a Kabul è stato incaricato di consegnare una lettera di Silvio Berlusconi al presidente afghano Karzai per chiedere risposte urgenti e concrete. Abbiamo proposto la creazione di un team italo – afghano per l’ accertamento dei fatti; proposta accettata dal ministro degli esteri di Kabul. Il presidente Berlusconi ed io abbiamo fatto presente alle autorità afghane che come “paese amico l’ Italia si aspetta il rispetto di tutti i diritti compresa la presunzione di innocenza“.
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, nel corso dell’ audizione in Parlamento, ha detto che sono ancora in Helmand, nel sud dell’ Afghanistan, i tre cooperanti di Emergency arrestati dalle autorità afhgane sabato scorso a Lashkar – Gah. Il trasferimento a Kabul potrebbe avvenire la prossima settimana.
L’ ambasciatore italiano a Kabul Claudio Glaentzer domenica scorsa ha potuto incontrare i tre operatori. Ha detto che li ha trovati in buono stato di salute anche se certamente assai provati sotto il profilo emotivo, ha riferito Frattini. Il generale Naim ha assicurato di aver dato disposizioni che ai tre venga garantito un trattamento rispettoso dei loro diritti individuali.