Legambiente e Anci sottoscrivono il Patto per il Territorio per la mitigazione del rischio idrogeologico

di isayblog4 34 views0

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Legambiente e Anci sottoscrivono il Patto per il Territorio per la mitigazione del rischio idrogeologico. Frane e alluvioni stanno colpendo sempre più frequentemente l’ Italia, causando ingenti danni alle attività economiche delle zone e gravissimi disagi per le popolazioni colpite. Il resoconto degli eventi più recenti non lascia tuttavia più spazio ai dubbi sull’ urgenza di interventi seri e concreti per la mitigazione del rischio idrogeologico che in Italia coinvolge il 70% dei Comuni, come confermano i dati del Ministero dell’ ambiente e della tutela del territorio e del mare; ben 5.581 comuni considerati a potenziale rischio idrogeologico elevato.

Ma nonostante questi numeri parlino chiaro, ancora oggi l’ urbanizzazione nelle zone a rischio idrogeologico è molto elevata. Secondo il dossier di Legambiente Ecosistema rischio 2009” infatti nel 79% dei comuni monitorati sono presenti abitazioni esposte a pericolo frane e alluvioni. Inoltre ancora oggi non tutti i piani urbanistici prevedono vincoli all’ edificazione delle aree a rischio idrogeologico.
 
È per questo che Legambiente e Anci hanno sottoscritto un ”Patto per il territorio” per promuovere una nuova cultura del territorio e dei fiumi con l’ applicazione di una seria politica di prevenzione. Alla base dell’ alleanza impegni reciproci concreti e proposte d’ intervento per la mitigazione territoriale del rischio idrogeologico, ma anche l’ obiettivo di ottenere risorse economiche necessarie e capillari per la prevenzione.

Difendere il territorio dalle frane e dalle esondazioni è infatti il fine del Patto tra Legambiente e Anci che intende promuovere l’ importanza di investire risorse economiche per la riduzione del rischio idrogeologico anche presso il Governo nazionale e le altre Istituzioni competenti.

Il Patto per il Territorio siglato da Legambiente e Anci avrà la sua prima applicazione nel bacino idrografico del Tevere, un territorio compreso in gran parte tra Umbria e Lazio dichiarato ”critico” dal Piano di Assetto Idrogeologico. L’ applicazione del Patto per il Territorio di Legambiente e Anci nell’ area del Tevere nasce quindi per invertire il processo di continuo sfruttamento e consumo di territorio, prendendo atto che la sicurezza, fruibilità e bellezza di un bacino idrografico dipendono prima di tutto dagli usi cui si destina.

In questo senso svolgono un ruolo fondamentale gli Enti locali e i cittadini, passando per le associazioni, i tecnici, il mondo agricolo e tutti quelli che operano per la tutela e la sicurezza del territorio, insieme a chi ha un ruolo di coordinamento, come le Autorità di bacino o il Governo nazionale.

L’ impegno ”Patto per il territorio” di Legambiente e Anci si basa sui seguenti punti ritenuti prioritari per una concreta azione di mitigazione del rischio:

*Adeguare lo sviluppo territoriale alle mappe del rischio.
*Ridare spazio alla natura.
*Torrenti e fiumare, sorvegliati speciali.
*Favorire la diffusione di corrette pratiche di  manutenzione ordinaria del territorio mediante interventi mirati e localizzati, rispettosi degli aspetti ambientali.
*Convivere con il rischio.
*Lotta integrata agli incendi.
*Gestire le piogge in città. Bastano oggi eventi piovosi non straordinari per causare allagamenti e provocare danni rilevanti. Allagamenti che purtroppo causano a volte anche delle vittime. Per questo la gestione delle acque di pioggia è uno dei grandi problemi ambientali anche in città da risolvere attraverso un adeguamento delle reti di raccolta coniugando sicurezza e recupero della risorsa idrica.

L’ ufficio stampa – 06.86268353-79-77-99

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