La giustizia dovrebbe occuparsi di ben altro che di fatti accaduti in epoche ormai lontanissime. In realtà, al di là del paradosso di una complessa macchina giudiziaria impegnata per decenni in materie nebulose, va registrata ancora una volta la distanza tra quanto accade e quanto si attendono i cittadini.
Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia è intervenuto in merito al rinvio a giudizio di alcuni esponenti leghisti per alcune vicende risalenti al 1996. “Lo Stato, come sosteneva Rousseau, deve interpretare la volontà generale, altrimenti abdica alle sue funzioni. Nel caso in questione poi non credo vi siano evidenze reali a giustificare provvedimenti che riguardano fatti che sarebbero accaduti quando in Italia circolava ancora la lira e le tecnologie oggi in uso comune erano appena agli albori. Bisogna essere capaci finalmente di guardare avanti e di aiutare il Paese a uscire da questo clima”.
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