Silvio Berlusconi: “Le norme sul processo breve non sono incostituzionali, anzi è l’ Europa che ci chiede di intervenire. Le critiche dell’ opposizione sul processo breve sono vere e proprie calunnie. Sono tutti intellettualmente disonesti: non sono problemi di Berlusconi, ma aggressioni al presidente del Consiglio. Questa è una cosa sicura e certa”. Sulle ipotesi di incostituzionalità delle norme, Berlusconi risponde: “Non lo so e non credo. È l’ Europa che ce lo chiede. E c’ è la Costituzione che ci dice che i processi debbono avere tempi certi e ragionevoli. Ma non voglio pronunciarmi su questo”.
Ai giornalisti che gli domandano se prenderà parte ai processi a suo carico Berlusconi risponde: «I miei avvocati insistono nel dire che mi troverei di fronte a dei plotoni di esecuzione. Non so se andrò, stiamo discutendo».
E in quanto al processo breve, è scontro con le toghe. Il Comitato Intermagistrature – che riunisce la magistratura ordinaria, amministrativa e contabile e l’ Avvocatura dello Stato – ha criticato il Ddl approvato e ribadisce fortissime preoccupazioni già espresse nelle più varie sedi istituzionali per i prevedibili effetti del disegno di legge. Un processo breve «che rischia di produrre conseguenze devastanti sull’ intero sistema della giustizia italiana».