Italia Nostra chiede al Consiglio regionale di fermare la legge e di essere ascoltata in commissione territorio. Massiccio consumo del suolo, dissennata estensione del suolo edificabile, nessuna modifica all’ attuale classificazione sismica inadeguata rispetto alle reali condizioni: questi alcuni dei punti contestati alla nuova legge
Non è bastata la terribile distruzione provocata dal terremoto, le denunce di urbanisti, architetti e residenti sulle speculazioni edilizie e sulla mancanza di tutela del territorio. Come se nulla fosse successo, il Governo regionale dell’ Abruzzo si prepara ad approvare la legge urbanistica regionale che si preannuncia come una pietra tombale per la ricostruzione de L’ Aquila e per tutti i paesi danneggiati dal sisma. Una situazione molto grave che Italia Nostra denuncia pubblicamente per frenarla e bloccarla.
Alessandra Mottola Molfino presidente nazionale dell’ associazione per la tutela del Patrimonio storico, artistico e naturale del Paese ha chiesto oggi di essere urgentemente ascoltata dalla commissione Governo del territorio. “In un momento così cruciale per l’ emergenza del territorio, con i disastri provocati dalla mancanza di prevenzione, con il continuo e massiccio consumo del suolo, la Regione Abruzzo si appresta ad approvare una legge urbanistica che, anziché tutelare il territorio, si traduce in una dissennata estensione del suolo edificabile.
La legge ignora i problemi di contenimento del consumo del suolo, di qualità urbana, di rete ecologica e di ecosostenibilità delle scelte insediative, di congruenza sismico – geologica e di rilancio di un modello di sviluppo turistico ambientale alternativo e a basso impatto. In tutta la legge nessun cenno viene fatto rispetto al problema della inadeguatezza della attuale classificazione sismica ancora ferma alla zona 2 né è stata richiesta una relazione geologica propedeutica all’ elaborazione di una micro zonazione sismica.
È prevista nella legge una quantità spropositata di strumenti di pianificazione ambiti d’ intervento, di nuovi istituti, inedite nomenclature, acronimi di nuovo conio, fatti apposta per confondere e rendere impossibile una valutazione generale. Devastante è poi il ricorso all’ accordo di programma e agli istituti derogatori. Nella stessa legge poi si stabiliscono le regole della pianificazione e nello stesso tempo si prevedono i modi per eluderla. È inaccettabile – continua Italia Nostra – che si ricorra ancora a norme su indici e lotti minimi, complici di una politica vecchia e asservita ai gruppi immobiliaristi interessati solo a speculazioni edilizie“.
Per discutere della legge urbanistica regionale dell’ Abruzzo, Italia Nostra ha organizzato il 21 gennaio prossimo un dibattito a L’ Aquila, presso l’ Archivio di Stato (ore 15.30, via G. Galilei – Bazzano) a cui parteciperanno esponenti dell’ Associazione tra i quali Vezio De Lucia, Giovanni Lo Savio, Antonio Perrotti, Fausto Corti, il Direttore dell’Archivio di Stato de L’ Aquila Ferruccio Ferruzzi, e i consiglieri regionali dell’ Abruzzo Maurizio Acerbo, Carlo Costantini e Giorgio De Matteis con il coordinamento del segretario generale di Italia Nostra Antonello Alici. Presiede l’incontro la presidente Nazionale Alessandra Mottola Molfino.
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Maria Grazia Vernuccio
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