Oggi arriva in aula il processo breve. Silvio Berlusconi riunisce a Palazzo Grazioli i vertici del Pdl e tutti i “tecnici” del settore. Priorità: il legittimo impedimento e il ddl sul processo breve com alcuni cambiamenti: la norma sul processo breve potrà essere applicata ai processi in corso, ma solo se riguardano reati indultati o indultabili con pene inferiori nel massimo a 10 anni; se non sono decorsi più di due anni dall’ esercizio dell’ azione penale da parte del Pm (due anni e tre mesi in caso di nuove contestazioni). Cambia anche il tetto fissato per la durata massima del giudizio.
Oltre al processo breve in Parlamento, in commissione Giustizia della Camera si torna al legittimo impedimento messo a punto dal capogruppo Pdl in commissione Enrico Costa e dal vicepresidente del gruppo Udc Michele Vietti. Ma ci sono molti altri provvedimenti da portare avanti: il ddl intercettazioni, ad esempio, per il quale l’ ufficio di presidenza della commissione fisserà domani il termine per la presentazione degli emendamenti.
Il Guardasigilli Angelino Alfano spiega poi che la maggioranza procederà sul fronte delle riforme costituzionali, aprendo due tavoli distinti: uno per quelle della giustizia, presieduto da Alfano, e uno per quelle istituzionali, presieduto dal ministro leghista Roberto Calderoli. L’ opposizione è contraria sia al legittimo impedimento sia al processo breve che Antonio Di Pietro definisce “enorme presa in giro, anche perchè il centrodestra dice di volerlo cambiare per andare incontro alle esigenze dell’ opposizione”.