Ignazio La Russa, scrive una lettera a Feltri: “Ho letto con grande stupore nel Giornale di oggi il titolo Fini come Di Pietro. Titolo e contenuto nella migliore delle ipotesi, sono frutto di un colossale abbaglio, nella peggiore sono invece il maldestro e calunnioso tentativo di addebitare a Fini propositi o comportamenti scorretti del tutto inesistenti che soltanto una campagna di natura diffamatoria, che ho già avuto modo di definire fuoco amico immotivato potrebbe giustificare”.
La Russa sottolinea ancora: “In realtà la situazione è assai diversa da come appare sul Giornale ed è del tutto cristallina, tant’ è che nessuno, dicesi nessuno, in An ha sollevato la minima perplessità. Per questo, il titolo e l’ articolo di oggi ha indignato non solo me, ma tutti coloro che hanno militato in An”.
Anche Farefuturo dedica un affondo al direttore del Giornale: “Eccoci di nuovo qui a dover polemizzare con il Montanelli del nuovo millennio, quel Vittorio Feltri che si è autoproclamato come unico depositario delle idee, degli umori, delle speranze degli elettori del centro destra. Quel Vittorio Feltri che si è fatto re senza popolo, si è fatto generale senza esercito».
Sandro Bondi, coordinatore del Pdl, interviene: “Posto che non è in discussione l’ assoluta indipendenza e libertà di espressione de Il Giornale e al di là degli stessi contenuti, personalmente ritengo che certi titoli e articoli come quello di oggi che stabilisce un paragone inaccettabile tra il presidente della Camera Fini e Di Pietro, non giovano ad un corretto confronto politico e soprattutto alla necessaria unità e rafforzamento del Pdl”.
Anche da parte del Pdl c’ è reazione all’ attacco del Giornale. Uomini vicini a Berlusconi hanno recapitato ai fedelissimi finiani un messaggio: “Dispiace per il nuovo attacco di Feltri, non gradito perché non aiuta a ristabilire quel clima di confronto inaugurato dopo l’ aggressione subita dal Cavaliere a dicembre”.
Giovanni albano 7 Gennaio 2010 il 19:30
meno male che non ho fatto l’abbonamento al Giornale