Paolo Bonaiuti è convinto che ci sia “in tutti l’ idea che la molla dell’ odio debba finire e cedere il posto al dialogo e a un abbassamento dei toni. Il premier sarebbe già al lavoro, determinato e molto positivo”. E in quanto alle riforme, il portavoce di Silvio Berlusconi e il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri aprono alla bozza Violante. “Si può ripartire da lì, riprendendo i fili di un lavoro già avviato al Senato e rivedendo alcuni capitoli come quello dei poteri del premier”.
La Lega Nord, con il ministro Roberto Calderoli, dice “Adesso basta. Dopo il discorso di Napolitano i sabotatori escano allo scoperto, altrimenti sarà la Lega a smascherarli: chiameremo in piazza i cittadini, e grazie a loro il 2010 sarà l’ anno del Dragone, cioè delle riforme“.
Per Brunetta si deve modificare in toto la Costituzione perchè “stabilire che “L’ Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” non significa assolutamente nulla”, la Carta “è figlia del clima del Dopoguerra. Adesso siamo in un’ altra Italia… Devono essere rivisti anche gli articoli dei sindacati, i partiti, l’ Europa”.
Maurizio Gasparri dice che si può ripartire dalla bozza Violante “anche se occorre a nostro parere ridiscutere a fondo i poteri e l’ elezione del presidente del Consiglio e diversi altri aspetti che non ci lasciano pienamente persuasi, soprattutto in riferimento alla soluzione di legge elettorale indicata”.
Il Pd, con il vice segretario Enrico Letta, pone la sua solita condizione: “Noi possiamo discutere di tutti i temi e siamo aperti al confronto più ampio senza pregiudizi. Ma il Pdl e Berlusconi devono assolutamente ritirare il provvedimento sul processo breve”
Tot capita, tot sententiae!!!