Con due distinte interrogazioni parlamentari al Ministro dello sviluppo economico, l’ on. Luciano Ciocchetti (Udc) e l’ on. Alberto Torazzi (Lega Nord) hanno espresso forti perplessità sulla norma che ha modificato la maggioranza richiesta – dall’ art. 26, c. 2, della legge n. 10 / ’91 – per approvare gli interventi sugli edifici e sugli impianti volti al contenimento del consumo energetico, prevedendosi ora che per tale tipo di interventi (da individuarsi sempre attraverso un attestato di certificazione energetica o una diagnosi energetica realizzata da un tecnico abilitato) le pertinenti decisioni condominiali siano valide se adottate con la maggioranza semplice delle quote millesimali rappresentate dagli intervenuti in assemblea (mentre la precedente dizione della norma stabiliva che decisioni di tale natura dovessero essere assunte almeno con la maggioranza.
In particolare, l’ on. Ciocchetti ha osservato nell’ interrogazione che “l’ applicazione pratica della norma sta generando, in questo momento di crisi economica, gravi disagi nelle fasce deboli della popolazione (anziani, lavoratori precari, giovani famiglie, disoccupati e altri), in quanto le deliberazioni assunte con maggioranze minime costringono tutti i condòmini a dover sostenere spese anche rilevanti”.
Dal canto suo, l’ on. Torazzi ha rilevato che la nuova norma “interviene sulle quote richieste per effettuare imponenti e costosi interventi sugli immobili, e consente a pochi condòmini la possibilità di imporre le proprie decisioni alla maggioranza della collettività condominiale, in contrasto con il principio della massima democraticità delle decisioni, a cui il condominio è uniformato nel sistema del codice civile“.
Entrambi i deputati hanno invitato il Ministro dello sviluppo economico a dare corso all’ impegno assunto dal Governo con alcuni ordini del giorno approvati in Parlamento, con i quali l’ esecutivo si faceva carico dell’ impegno a rivedere la disposizione in parola.
Corrado Sforza Fogliani
presidente Confedilizia