Il segretario Pd non crede all’ ipotesi di uno strappo di Berlusconi per andare alle urne perchè l’ azzardo sarebbe troppo alto. “Ma come farebbe il premier – dice il leader Pd – a giustificare una cosa del genere? Come farebbe a dire “ci sono state le elezioni un anno e mezzo fa, abbiamo cento voti di maggioranza in Parlamento, ma andiamo a votare lo stesso? Sarebbe difficile da spiegare alla gente e noi d’ altronde ce la giocheremmo proprio in questo modo. C’ è la crisi economica e sociale, un paese che ha bisogno di misure per fronteggiarla e si va a votare per problemi interni alla maggioranza?”.
Bersani non crede comunque che Berlusconi voglia tornare alle urne, magari per strumentalizzare quello che è successo. “Comunque sia – dice – anche se il Cavaliere e la Lega decidessero di imboccare questa strada, c’ è sempre il presidente della Repubblica: le elezioni le decide lui, non altri e non penso che Napolitano abbia alcuna intenzione in tal senso”. Quindi, la soluzione delle urne non sembra a Bersani la più probabile, anzi.
Il leader del Pd cerca di rasserenare gli animi. Fa di tutto per non rompere gli equilibri, se di equilibrio si può ancora parlare, perché “ognuno in democrazia ha il suo compito: l’ opposizione che deve costruire la fiducia in una alternativa positiva senza mai scommettere su scorciatoie nel processo democratico e il governo che deve governare e non attaccare l’ opposizione”.