Il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: “I numerosi emendamenti presentati in Commissione Bilancio alla Camera a favore della cedolare secca sugli affitti (fra cui uno a firma del relatore al disegno di legge di bilancio e del Capogruppo del Pdl in Commissione) sottolineano come sia ormai chiaro che siamo in presenza di una misura che è giustamente percepita in tutta la sua valenza sociale, ai fini del rilancio dell’ affitto privato e cioè dell’ unica vera misura idonea a combattere ogni forma di emergenza abitativa e a venire, in ogni caso, incontro alle esigenze dei ceti meno abbienti”.
Con la cedolare secca, cesserebbe la discriminazione tra investimenti immobiliari e investimenti finanziari e si darebbe un contributo essenziale, oltre che all’ emersione dei contratti irregolari, all’ abbattimento del livello dei canoni, indotto da una smodata fiscalità, anche locale. Proprio gli emendamenti presentati dimostrano che, dal punto di vista della copertura, siamo di fronte ad un ventaglio di ipotesi, che partono dal reperimento di risorse per 200 milioni in tutto.
E, tra l’ altro, per il primo anno, atteso che gli osservatori sono concordi nel ritenere che negli anni successivi la cedolare si finanzierebbe da sola, esattamente come è stato per la facilitazione del 36%, per la quale la Confedilizia a suo tempo ebbe a battersi proprio prevedendo, sotto questo profilo, ciò che si è poi puntualmente verificato. Certo, in questa situazione di conti pubblici si tratta di uno sforzo, ma di uno sforzo che si può chiedere al Governo di fare in ragione dei benèfici effetti sul piano sociale che la misura avrebbe e del conseguimento di importanti obiettivi di pace sociale e di giustizia fiscale, nel pieno rispetto dei programmi elettorali.
Fonte: Ufficio Stampa Confedilizia