Il 28 novembre è stata la giornata d’ azione globale contro il WTO. Altre iniziative a Napoli, Roma, Lucca, Genova e in tante altre città del mondo. Le associazioni tornano in piazza per manifestare contro l’ Organizzazione mondiale del commercio (WTO) che dal 30 novembre al 2 dicembre si riunisce al Vertice di Ginevra, per ribadire le ragioni dello sviluppo sostenibile anche in previsione del prossimo summit Onu di Copenaghen.
A 10 anni da Seattle e dalla nascita dei movimenti contro l’ eccessiva liberalizzazione in molti settori dell’ economia che riguardano da vicino i diritti delle persone e dei popoli, le associazioni scendono in piazza con l’ obiettivo di contestare il Wto e il suo intento di rilanciare il Doha Round e il suo programma di liberalizzazioni, con lo scopo di rispondere alla crisi riproponendo le stesse ricette fallimentari che l’ hanno causata come unica e possibile cura.
“Oggi, come dieci anni fa, è necessario farsi sentire e contestare le politiche a senso unico dei grandi organismi internazionali, proponendo soluzioni più articolate, condivise e altruiste che possano contribuire alla costruzione di uno sviluppo sostenibile ed equo per tutti. Proprio in vista del prossimo summit Onu di Copenaghen infatti, vogliamo ricordare ai Governi dei paesi più ricchi che è necessario intervenire subito e con azioni concrete contro i cambiamenti climatici che stanno già condannando alla povertà e alla migrazione forzata milioni di persone a causa delle catastrofi naturali”.
Così Maurizio Gubbiotti, coordinatore della Segreteria nazionale di Legambiente.
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