Da più voci è stato lanciato un immotivato allarme circa una perdita radioattiva rilevata dall’ Arpa in una condotta del sito di stoccaggio delle scorie radioattive di Saluggia. Consigliamo a chi sull’ onda dell’ emozione si è lasciato prendere da dichiarazioni allarmistiche e immotivate una seconda e più attenta lettura del rapporto siglato dall’ Arpa.
L’ Arpa ha infatti attivato indagini radiologiche sulla condotta di scarico degli effluenti radioattivi liquidi del complesso Sorin – Avogrado di Saluggia, rilevando, a ridosso del muro di difesa idraulica del sito Eurex, una presenza di Cs 137, correlata – si legge nel rapporto – al tratto dimesso della condotta di scarico di proprietà della Sorin Biomedica, che tra l’ altro su indicazione dell’ ISPRA ha predisposto un piano di ripristino del collettore.
La condotta di scarico della Sorin è utilizzata anche dal vicino deposito Avogadro, dotato di tutte le autorizzazioni necessarie, e che tra l’ altro ha effettuato l’ ultimo scarico nel 2005.
Basterebbe infine leggere le conclusioni del rapporto per scoprire che la sicurezza e la salute dei cittadini non sono a rischio. Nella relazione Arpa si legge infatti: “I valori di soglia di concentrazione per la contaminazione del suolo comportano il raggiungimento del limite di non rilevanza radiologica“.
Ovvero i valori di concentrazione di Cs – 137 misurati sono inferiori al limite e il contributo del Co – 60 risulta del tutto trascurabile. Le valutazioni di radioprotezione effettuate da Arpa Piemonte escludono pericoli per la popolazione.
Questo episodio dimostra l’ efficienza dei sistemi di controllo presenti sul territorio e gestiti sia a livello nazionale che regionale, ma dimostra anche il continuo tentativo della sinistra ambientalista di creare allarmismi alla sicurezza dei cittadini laddove non ne esistano i motivi, in un chiaro tentativo di disinformazione antinucleare.
Sen Andrea Fluttero (PDL)
Segretario Commissione Ambiente Senato