Gianfranco Fini manifesta la propria contrarietà al nuovo scudo per Berlusconi a cui sta lavorando Niccolò Ghedini ovvero la legge che accorcia i tempi di prescrizione dei reati. Intervistato da Fabio Fazio a «Che tempo che fa», Fini ha espresso anche dei dubbi sulla reale indipendenza degli attacchi di Vittorio Feltri dallo stesso Berlusconi.
Partendo proprio dal nuovo attacco di Feltri, il quale preannuncia che in settimana Berlusconi chiederà a tutti i parlamentari del Pdl di firmare un documento in cui si impegna a votare una legge scudo per proteggerlo dai nuovi processi, Fini ha detto chiaramente che non firmerà nulla.
Non gli piace il modo in cui Berlusconi intende il Pdl, che non può essere una monarchia. “Il Pdl così come è organizzato non mi seduce al 100% – ha detto Fini – Non mi piace la caserma. Vorrei che ci fosse un po’ più di rispetto delle opinioni degli altri, anche se queste dovessero apparire eretiche”.
Non gli piace l’ autorità di Berlusconi nel centrodestra, ma anche nel Paese come Presidente del Consiglio: “Berlusconi ha diritto di governare – ha osservato – glielo hanno dato gli elettori. E deve governare nel pieno rispetto di altri organismi previsti dalla Costituzione, della Corte costituzionale, del Parlamento, del Presidente della Repubblica e della Magistratura”.
Per quanto riguarda la giustizia e il nuovo scudo Gianfranco Fini osserva che “è giusto discutere di ciò che nella giustizia non va, compreso l’ abnorme lunghezza dei processi, ma questo non significa adottare la strada della cosiddetta prescrizione breve. Il problema è dare al cittadino danneggiato il diritto di veder tutelata la propria volontà di arrivare a una sentenza. Se con una leggina si annullano processi, il cittadino che ha già pagato l’ avvocato, che si è imbarcato in un processo, quel cittadino si arrabbia”.
FRANCESCO BUFFA 14 Novembre 2009 il 19:15
Salvare il premier? Una vera idiozia, perché? Mi chiedo se veramente siamo diventati un popolo di imbecilli o di onesti creduloni in mano a un gruppo di mediocri illusionisti che si divertono a escogitare leggi immaginarie che nulla hanno a che fare con il diritto vero, che riescono persino a mettere in discussione! Immagino pure come questi prestigiatori sghignazzino e si divertano quando fra loro commentano le schifezze vomitate su di un popolo che piuttosto che deridere questi burloni, commenta seriamente le imbecillità proposte!
E che dire della dignità di qualche magistrato spesso calpestata pubblicamente da qualche giornalista tanto protetto da scrivere e/o presentare libri con chi tutto paga, ma dove stiamo arrivando?
Ma come si può commentare seriamente lo schifo camuffato da leggi prodotte da burloni che ti raggirano per farsi belli agli occhi di un padrone che saprà come ricompensarli! – ma la cosa che mi indigna e spaventa contemporaneamente e che uomini di cultura, giuristi, giornalisti, uomini che dovrebbero rappresentare l’intellighenzia del paese, discutono piuttosto che ridere in faccia ai burloni che “reggono” il paese mentre sua maestà se la ride con i suoi servitori e i giornaletti personali! Tanto c’è chi legge nella convinzione di informarsi. Non so quale maledizione mediatica abbia colpito il nostro paese, vorrei vivere ancora cento anni per vedere i volti increduli di chi leggerà la storia nel convincimento che i loro nonni erano degli emeriti imbecilli. Spero che presto possiamo tutti soltanto ridere delle barzellette presentate da chi soldi da spendere per non farsi processare ne ha tanti, precedenti storici credo non esistono.
Vincenzo Renda 7 Dicembre 2009 il 00:17
Condivido in pieno il commento di Buffa e, purtroppo, devo correggere in peggio le ipotesi sul tipo di popolazione…… La caratteristica principala del popolo italiano (i minuscola) è quella di essere delinquentello e vigliacchetto, ciò comporta che il popolo non è di imbecilli (nel senso che non si rendono conto della gravità di queste scelte) e tantomeno di onesti creduloni. La popolazione media E’ PERFETTAMENTE CONSAPEVOLE E SOSTIENE QUESTA CATEGORIA DI DELINQUENTI. Ormai i valori sono stati completamente alterati, si insegna ai propri figli non più di essere migliore ma più furbo, anche e soprattutto a danno del prossimo. I mezzi di comunicazione (ormai controllati quasi del tutto dal regime) diffondono e rafforzano esattamente questa mala-cultura (permettetemi il neologismo….) ottenendo contemporaneamente due obbiettivi: l’annullamento progressivo della capacità di analisi individuale e la legittimazione dell’illecito (voglio sottolineare che non si può più usare il termine”illegale” perchè con queste nuove tecnologie delinquenziali ha perso di senso: è sufficiente cambiare la legge e ogni delitto diventa legale).
La maledizione mediatica che cita Buffa è esattamente il mezzo utilizzato negli ultimi trenta anni per creare quello strato di lobotomizzati con il mito del “furbetto” che ha capito che nella vita bisogna calpestare gli altri per riuscire…….
Nessuno dice loro però che questo può funzionare (solo per alcuni di loro, ovviamente) ma solo fintanto hanno a che fare con altri idioti delinquentelli come loro (ovvero altri italiani) poichè nelle società avanzate e fondamentalmente sane il furbetto nostrano appare come un patetico topo di fogna (quale in effetti è…).