A distanza di un anno esatto dalla sua elezione alla Casa Bianca, Virginia e New Jersey vanno a due governatori repubblicani. Si tratta di un voto “locale”, ma per i repubblicani è pur sempre una rivincita, anche se è ancora presto per parlare di sconfitta. Il vero e proprio referendum su Obama ci sarà nel novembre 2010, quando negli Stati Uniti si rinnoverà un terzo del Senato, tutta la Camera dei rappresentanti e più di due terzi dei governatori.
Obama esce quindi dall’ Election Day 2009 con due sconfitte nette: dalla Virginia e dal New Jersey. Un campanello d’ allarme per la Casa Bianca. In Virginia, che un anno fa aveva scelto Obama, puntando su un candidato democratico presidenziale per la prima volta dal 1964, il repubblicano Bob McDonnell ha battuto il democratico Creigh Deeds.
In New Jersey il governatore uscente democratico Jon Corzine, per cui Obama aveva fatto campagna fino a domenica, è stato sconfitto da Chris Christie. Scontenti per lo stato dell’ economia, hanno votato per McDonnell in Virginia gli indipendenti che un anno fa avevano portato Obama alla Casa Bianca. Per i repubblicani in Virginia c’ era un incentivo in più alla vittoria: l’ elezione di McDonnell ha rappresentato uno sgarro per il governatore uscente Tim Kaine, che è anche presidente del partito democratico e che non ha saputo garantire l’ elezione del suo successore.
Si può quindi parlare di riscossa repubblicana. Obama non ha seguito i risultati, ha detto il suo portavoce Robert Gibbs, ma il voto della Virginia e del New Jersey, dominato dallo scontento sull’ economia e la paura per il posto di lavoro, è stato il primo vero segnale di insoddisfazione per la sua presidenza.
In New Jersey e in Virginia una maggioranza degli elettori ha detto che Obama non è stato un fattore nelle loro scelte di voto. New Jersey e Virginia sono i due stati in cui le elezioni per governatore sono sfalsate di un anno rispetto al voto presidenziale: in entrambi i casi le competizioni assumono a torto o a ragione l’ importanza di barometri degli umori della nazione.