Secondo Bossi il Veneto è già chiuso, non esiste un caso Veneto. Egli ricorda che l’ accordo c’ è già e naturalmente prevede la scelta di un nome del Carroccio e non di Giancarlo Galan. Il leader del Carroccio, inoltre, si schiera con Tremonti, perché pensa “che non ci sia un piano per farlo cadere. Questo governo non si regge senza Tremonti, lui è intoccabile”.
Fini, secondo le indiscrezioni del Corriere della Sera, sarebbe scettico sulla doppia candidatura (Piemonte e Veneto) di un esponente padano. La Lega al Nord ha un forte consenso popolare ed è indispensabile alla tenuta del governo, ma la doppia candidatura in Veneto e Piemonte di esponenti leghisti crea problemi oggettivi.
Il governatore Galan appare irremovibile dalla sua decisione. Dopo la riunione con i suoi, si è spostato a Montecitorio per incontrare il leader dell’ Udc Pier Ferdinando Casini e poi il vice presidente della Camera Antonio Leone, deputato del Pdl.
L’ Udc non ha ancora preso nessuna decisione sulle alleanze, ma certamente non appoggerà candidati della Lega. Proprio su presunte divisioni nel Carroccio sulla scelta del candidato, tra il ministro Luca Zaia e il sindaco di Verona Flavio Tosi, i fedelissimi del governatore puntano per suggerire la conferma di Galan.