Le misure del Governo per fronteggiare la crisi: cancellare l’ Irap

di isayblog4 20 views7

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All’ Assemblea Nazionale della Cna Silvio Berlusconi annuncia la riduzione graduale dell’ Irap fino all’ eliminazione totale: la Confindustria è soddisfatta, ma l’ opposizione reagisce con diffidenza e i sindacati ritengono più urgente varare sgravi fiscali a favore dei lavoratori e dei pensionati.

Il presidente del Consiglio ha in programma anche l’ elevazione della franchigia in favore delle aziende più piccole, l’ estensione della Tremonti – ter e un sostegno stabile alle piccole imprese che investono nell’ innovazione e nella ricerca.

Gli industriali condividono la riduzione e l’ eventuale eliminazione dell’ Irap e si dichiarano pronti ad avviare immediatamente un confronto con il governo e le altre parti sociali per individuare le modalità di attuazione di questa misura, particolarmente urgente e importante in questo momento di difficoltà per le nostre imprese.

Commenti (7)

  1. il taglio dell’irap e la diminuzione della pressione fiscale a favore di tutti i consumatori e degli investitori italiani, è sicuramente un’azione di Governo vista con favore da tutte le parti politiche, da tutti gli imprenditoi e consumatori. personalmente mi posso solo augurare che ciò che il presidente del Consiglio sia vero, proprio per dimostrare una buona azione il rispetto dei programmi. se così non fosse ciò sarebbe molto grave poichè significa che tutti i cittadini sarebbero stati presi in giro. personalmente non posso neanche immaginare che ciò avvenga. in ogni caso vedremo in futuro cosa accadrà. spero che anche l’opposizione, con particolare riferimento al miglior partito nazionale, l’UDC di Casini, possa analizzare bene tutti i passi del Governo e selezionare le buone decisioni dalle sbagliate, proprio com’è accaduto finora.

  2. Ormai il Presidente del Consiglio, ci ha abituato a queste recite, che spesso e volentieri mette in scena, ma alle quali, purtroppo non seguono mai i fatti. Potremmo definire Berlusconi il Presidente del “DIRE”! Se poi manterrà la promessa ben venga, basta che spieghi, da dove prende le risorse per procedere al taglio dell’IRAP.

  3. L’abolizione dell’Irap sarebbe senz’altro un buon provvedimento. Ma ci chiediamo quando tutto questo sarà attuato. Si parla di una graduale dimunizione dell’imposta, per poi farla cessare definitivamente. L’importante è che questo, non sia un’altro spot, un altro annuncio. Ci siamo stufati di dover leggere e dibattere su grandi temi, su proposte che poi in concreto non ci sono. Berlusconi è passato da uomo dei fatti a uomo delle parole; credo che sia un grande e grave passo indietro politico. Invece di migliorarsi, sta piano piano trasformandosi in un politico pieno di belle parole ma pochi fatti concreti. E’ compito dell’opposizione lavorare in maniera costruttiva, senza attaccare gratuitamente la maggioranza, per infangarne l’immagine. La politica dev’essere un confronto civile, una guerra militare con strategie e generali da buttare nella fossa. Auspico una responsabilizzazione del mondo politico tutto affinchè il paese riceva quelle riforme di cui ha tanto bisogno. Mattia Ventroni

  4. Errata corrige : L’abolizione dell’Irap sarebbe senz’altro un buon provvedimento. Ma ci chiediamo quando tutto questo sarà attuato. Si parla di una graduale dimunizione dell’imposta, per poi farla cessare definitivamente. L’importante è che questo, non sia un’altro spot, un altro annuncio. Ci siamo stufati di dover leggere e dibattere su grandi temi, su proposte che poi in concreto non ci sono. Berlusconi è passato da uomo dei fatti a uomo delle parole; credo che sia un grande e grave passo indietro politico. Invece di migliorarsi, sta piano piano trasformandosi in un politico pieno di belle parole e pochi fatti concreti. E’ compito dell’opposizione lavorare in maniera costruttiva, senza attaccare gratuitamente la maggioranza, per infangarne l’immagine. La politica dev’essere un confronto civile, NON una guerra militare con strategie e generali da buttare nella fossa. Auspico una responsabilizzazione del mondo politico tutto affinchè il paese riceva quelle riforme di cui ha tanto bisogno. Mattia Ventroni

  5. Mi permetto di fare una cronologia storica dell’IRAP. L’imposta debuttò nel 1998 con il governo di centro-sinistra, sostituendo 7 prelievi e tributi allora in vigore: contributi sanitari, l’addizionale per l’assistenza di malattia ai pensionati, contributo per l’assicurazione contro la tubercolosi, imposta locale sui redditi(ILOR), imposta comunale per l’esercizio delle imprese, arti e professioni(ICIAP), tassa sulla concessione governativa per la partita Iva, imposta sul patrimonio netto delle imprese. L’operazione doveva essere a saldo zero senza vantaggi per nessuno, Stato e imprese, ma in realtà il gettito complessivo era calato di 9 miliardi di lire..Il problema delll’Irap è che la sua base imponibile è più ampia, comprende anche gli interessi sul debito e il costo del lavoro. In pratica penalizza l’occupazione e l’indebitamento delle imprese. L’Irap però finanzia il servizio sanitario nazionale! Prima di sostituirla sarebbe il caso di trovare nuove risorse da destinare alle Regioni, cancellarla costa ben 27,7 miliardi di euro..

  6. Tremonti è un fiscalista fallito.
    Han detto bene ad Annozero ieri sera: la “social card” è elemosina di Stato.
    I tremonti bond sono stati una cioveca che nessuno ha preso perchè costavano troppo. In questo modo non si fatto proprio nulla. L’unico interevento che forse avrà successo, sarà paradossalemnte lo scudo fiscale, ma non certamente per la colletività,ma per i commerciaisti, le banche, gli affaristi…

    Adesso si parla di ridurre l’IRAP…mah! Certo sarebbe una buona cosa, ma già ridurre l’aliquota che è stata elevata nel 2006 per decreto (quello che permetteva alle regioni di aumentarlo in caso di sforamento della spesa sanitaria), oppure includere tra i costi deducibili qualcosa di più di quello che si fa adesso come costi del personale, insomma trasformare l’imponibile lordo in netto sarebbe già grasso che cola.
    Bisognerà vedere che tipo di riduzioni verranno fatte, e a che spese…
    Sarò prevenuto ma a me sembra molto il solito spot (visto che si scomoda lo stesso Berlusocni poi…un nome una garanzia!)

  7. Sono d’accordo, ideologicamente, con l’abolizione dell’IRAP. Ma non riesco a sopportare il fatto che Berlusconi approfitti dei problemi delle piccole imprese, per continuare a fare spot su spot. Non siamo più in campagna elettorale, eppure Berlusconi continua a fare annunci, piuttosto che leggi. Da cittadina italiana sono stanca, da simpatizzante UDCniana, amareggiata.Infatti, l’UDC chiede, da molto tempo, il taglio dell’IRAP, ma un taglio controllato, e specifico. Voglio che il premier ci dica con chiarezza dove intende prendere le risorse per realizzare questa operazione, che altrimenti restera’ confinata nell’ambito della propaganda. E noi, della propaganda, siamo stufi!
    Marta

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