Angelino Alfano parla delle polemiche sollevate dopo il servizio realizzato da Canale 5 sul giudice Raimondo Mesiano: “Per me le scuse di Brachino chiudono un caso, ma ne aprono un altro: il diritto alla privacy vale solo se c’ è di mezzo un magistrato? Solo in quel caso il diritto alla privacy prevale sul diritto di cronaca, e quando di mezzo c’ è il diritto dei comuni cittadini e del capo del Governo?”.
Il diritto alla privacy è un diritto di ciascun cittadino e non solo dei magistrati. E in quanto al Presidente del Consiglio, egli difende la propria privacy, ma qualcuno si è indignato della sua legittima indignazione. «Si è frugato, usando ogni metodo, nel privato del presidente del Consiglio in omaggio al diritto di cronaca: anche in questo caso la privacy è stata considerata un diritto di serie b. Noi abbiamo sempre considerato uguali e di pari rango tre diritti costituzionali: quello alle indagini, quello alla privacy e quello di cronaca. Spero che non sia l’ ennesima prova che la sinistra sta sempre e comunque dalla parte dei magistrati e non dei cittadini”.