Teheran ha comunicato all’ Aiea, l’ Agenzia Internazionale delle Nazioni Unite per l’ Energia Atomica, di aver quasi completato un secondo impianto per l’ arricchimento dell’ uranio.
Il presidente americano, Barack Obama ha chiesto, insieme al presidente francese, Nicolas Sarkozy e al premier britannico, Gordon Brown, l’ accesso immediato degli ispettori Onu al nuovo impianto. In base alle informazioni ricevute dalla Casa Bianca, il nuovo impianto è ancora incompleto ma potrebbe ospitare fino a 3mila centrifughe.
Secondo il New York Times si trova sotto una montagna nei pressi di Qom, città santa sciita 160 chilometri a sud di Teheran. La sua esistenza è stata ammessa dalle autorità iraniane in una lettera risalente a lunedì scorso, inviata al direttore generale della stessa Aiea, l’ egiziano Mohamed ElBaradei.
Finora era noto soltanto un unico impianto di arricchimento situato a Natanz, nell’ Iran centrale, sul cui funzionamento vigilano da tempo gli ispettori Onu. Nel presiedere la seduta del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite coincidente con l’ annuale sessione ordinaria dell’ Assemblea Generale, Obama aveva ottenuto l’ approvazione all’ unanimità di una risoluzione, presentata appunto dagli Stati Uniti, contro la proliferazione nucleare.
Stando a un portavoce dell’ Aiea, le autorità iraniane hanno precisato il nuovo impianto è una struttura pilota ancora in fase di costruzione e destinata inoltre esclusivamente allo sviluppo di combustibile nucleare per la produzione di energia elettrica per scopi civili. L’ Aiea ha chiesto all’ Iran di mettere a disposizione informazioni specifiche sull’ impianto e di permettere il più presto possibile l’ accesso agli ispettori Onu. Si prevede che l’ impianto possa entrare in funzione l’ anno prossimo.
“La decisione dell’Iran di costruire un secondo impianto nucleare senza notificarlo all’ Aiea è una sfida diretta al regime di non proliferazione – ha detto il presidente degli Stati Uniti – . L’ esistenza di un secondo impianto per arricchire l’ uranio conferma che l’ Iran continua a non voler rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite che chiedono di sospendere i programmi di arricchimento dell’ uranio”.
“Teheran ha diritto al nucleare pacifico, ma le dimensioni e la struttura dell’ impianto non sono coerente con i fini pacifici del programma che sta perseguendo, ha aggiunto il presidente americano che – affiancato dal presidente francese Nicolas Sarkozy e dal premier britannico Gordon Brown – ha esortato ancora una volta l’ Iran «a dimostrare con i fatti le sue intenzioni pacifiche”.
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