Per una Rai che dia voce ai popoli

di isayblog4 20 views0

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La Rai non fa nulla per promuovere la cultura locale e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo dato vita a una terza rete che doveva occuparsi della valorizzazione della lingua locale, della storia e della cultura delle diverse realtà regionali ed è invece diventata un canale fortemente ideologizzato che ha altri scopi ma sicuramente non quello di propinare la storia locale.

Rai Tre dovrebbe innanzitutto ritornare alla missione per la quale era stata concepita, ovvero parlare in maniera seria e concreta delle realtà regionali e non limitarsi ad alimentare la cultura ideologica, tra l’ altro molto minoritaria. Il palinsesto è tutto nazionale, alle singole reti locali vengono dedicati solo pochi minuti dei tg. Abbiamo la necessità di dare una risposta a tutti quei cittadini che comunque si aspetterebbero dalla terza rete molti più risultati sul fronte delle realtà locali. Anche perché con una Rai Tre regionale gli ascolti potrebbero schizzare a livelli molto significativi.

Abbiamo tanti canali Radio Rai, direi che in generale ci vorrebbe proprio un piano strategico per la valorizzazione delle lingue. Sarebbe bello se uno dei canali radiofonici fosse interamente dedicato a tutti i dialetti d’ Italia con rigorosa par condicio regionale. La radio è uno strumento sottovalutato dalla comunicazione televisivo – dipendente, in realtà può essere un formidabile strumento culturale per valorizzare la cultura italiana e regionale in tutte le sue articolazioni.

La Rai deve essere un canale per promuovere i valori della famiglia, non per veicolare la cultura gay o le unioni gay. Anzi sarebbe bene che le associazioni gay invece di mandare talvolta in televisione personaggi macchiette, si decidessero a rendere visibili personaggi meno appariscenti.

In ogni caso la Rai non deve dare priorità al mondo omosessuale e alle sue istanze, bensì seguire le indicazioni del governo e promuovere la famiglia e i valori familiari attraverso i suoi programmi. Questo senza discriminazioni perché la tv deve dare spazio a tutti ma la priorità della Rai deve essere quella di promuovere la famiglia.

www.lucazaia.it

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