Il ministro dell’ Interno firmerà in settimana il decreto attuativo per le ronde. Lo ha annunciato lui stesso in un’ intervista al quotidiano della Lega nord, la Padania, puntualizzando che saranno regole precise e severe e che sarà il primo cittadino a decidere se e dove si faranno. Dopodiché si avvia tutta una procedura di garanzia che impegna la Prefettura. Per i cittadini che si mettono a disposizione per partecipare alle ronde sono previsti un periodo di formazione e controlli molto accurati.
Rispondendo a una domanda sugli scontri di Massa tra cittadini di destra e di sinistra, il ministro dice che l’ episodio di Massa non c’ entrava nulla con le ronde, ma si è trattato solo di un episodio di delinquenza politica. E con le nuove regole, aggiunge, dare vita a ronde politicizzate non sarà più consentito.
Con il nostro modello, il modello Verona, il sindaco valuta, decide se vuole o meno le ronde e nel caso stipula convezioni con delle associazioni. Poi interviene la Prefettura, che si limiterà a fare controlli su chi partecipa. “Mi sembra che tutto questo basti a evitare che sulle strade ci finiscano dei matti. Cosa che può succedere oggi, ma che dall’ 8 agosto non potrà più accadere. Così come non sarà più consentito che si costruiscano ronde politicizzate”.
“Al di là delle critiche, sempre pretestuose – insiste il ministro dell’ Interno – oggi si vede bene che questo modello funziona. Del resto, non si spiegherebbe altrimenti come mai all’ interno del G8 questo modello abbia destato tanto interesse”.
Netta la posizione di Maroni anche sulla richiesta del ministro Scajola di estendere la sanatoria di colf e badanti ad altri settori: “È respinta, dice senza mezzi termini. La richiesta di Scajola è la stessa che ci arriva da Epifani. Purtroppo però dentro al governo l’ accordo era un altro”.