Puntare sul Mediterraneo, e su un Mediterraneo di pace, è una necessità per il futuro dell’ Italia. Ed è fondamentale il protagonismo anche dei sistemi regionali, come l’ esperienza lombarda dimostra, per rafforzare legami e scambi con i paesi rivieraschi.
Sono questi alcuni dei concreti espressi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo saluto introduttivo al Forum economico e finanziario, la grande assise politico – economica annuale, avviata da Regione Lombardia e Camera di Commercio di Milano, il lunedì mattina a Palazzo Mezzanotte dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e proseguita con gli interventi del presidente dell’ Egitto, Hosni Mubarak, e del ministro dell’ Economia francese, Christine Lagarde.
Tenda di pace
Formigoni ha parlato della necessità di puntare sul Mediterraneo richiamando due immagini. La prima, che risale all’ immediato dopoguerra, è la visione lapiriana del Mediterraneo come tenda della pace.
“Vogliamo riprendere questa visione – ha detto il presidente lombardo – mettendo in campo le nostre energie e il nostro impegno politico a favore di un disegno comune di costruzione della libertà, attraverso una volontà condivisa di abbattere antiche barriere e favorire aperture reciproche”.
La seconda immagine è quella recentissima della stretta di mano tra Obama e Gheddafi al G8 dell’ Aquila, un’ immagine che parla da sé e lancia un messaggio di conforto a tutti quelli che non hanno mai smesso di sperare in un futuro di pace concreta e duratura.
Regioni protagoniste
“È con questo spirito che dobbiamo rafforzare sempre di più i rapporti tra i Paesi che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo”, ha detto Formigoni, per il quale quest’ opera deve avvalersi “del contributo anche delle istituzioni e dei sistemi territoriali. In effetti negli ultimi anni le Regioni hanno conquistato importanti spazi di azione: sono sempre più direttamente coinvolte in una trama di relazioni internazionali, sia economiche e commerciali, sia istituzionali e di cooperazione internazionale”.
A questo proposito, Formigoni ha ricordato che Regione Lombardia, “tramite una fattiva collaborazione con il Governo nazionale, ha consolidato un modello di relazioni internazionali, fondato sul sostegno all’internazionalizzazione delle nostre imprese, l’ attrazione di investimenti dall’ estero e il potenziamento della cooperazione allo sviluppo. Una nuova impostazione che ha riscosso un apprezzamento unanime”.
Opportunità per le imprese
“A scommettere sull’ area mediterranea – ha detto ancora Formigoni – è l’ intero nostro sistema economico e produttivo, attratto da un mercato di grandi dimensioni, ad elevati tassi di crescita (+4,4% di Pil in media ogni anno) e aperto alle opportunità di business (l’ area assorbe il 10% delle esportazioni italiane, di cui un terzo lombarde). D’ altro canto, sono gli stessi rappresentanti del mondo arabo (come ha fatto recentemente il presidente Mubarak al G8) a chiedere che l’ Occidente fornisca know how e investimenti”.
Per rispondere a questa esigenza reciproca di collaborazione in questi giorni si discuterà dei temi individuati come prioritari, dal sostegno alle imprese alle tematiche ambientali e infrastrutturali.
“Altrettanto strategici – ha detto Formigoni – sono i settori dell’ energia, delle infrastrutture, della mobilità e delle grandi reti di trasporto, che vedono la Lombardia fortemente interessata a mettere in gioco le proprie eccellenze industriali e le proprie capacità di ricerca e innovazione”.
D’ altro canto il sostegno della Lombardia all’ internazionalizzazione delle imprese si è arricchito in questi anni di iniziative come la Scuola euro – mediterranea per la formazione di una classe dirigente nell’ area mediterranea, avviata dalla Fondazione per la Sussidiarietà; il sistema fieristico Mediterranean Expo Club; la preziosa attività della Camera arbitrale internazionale di Milano, pensata su misura per le necessità dell’ interscambio euro – mediterraneo e le reali esigenze delle piccole e medie imprese.
Expo 2015
Nell’ orizzonte del 2015 secondo Formigoni occorre vedere il Mediterraneo “non più solo un Mare nostrum ma Mare comune che funge da ponte tra i Paesi che vi si affacciano. E il grande appuntamento dell’ Expo 2015, per sua stessa vocazione, sarà un’ occasione straordinaria per promuovere l’ incontro tra i popoli e un evento capace di ricordarci che finanza, mercati, abbattimento dei dazi, investimenti produttivi sono strumenti a servizio di uno sviluppo integrale, di una crescita pienamente umana”.