Una buona notizia per tanti cittadini, in un momento particolarmente critico. Dopo quello per la luce, arriva anche il bonus per il gas: oltre 3 milioni di famiglie bisognose e numerose (la stima è del governo) potranno contare su un risparmio medio del 15% sulla bolletta. Lo sconto, che potrà essere richiesto solo da novembre ma sarà retroattivo da gennaio di quest’ anno, varia a seconda delle diverse esigenze di riscaldamento, del tipo di utilizzo e del numero di persone che fanno parte del nucleo familiare: andrà così da un minimo di 25 euro fino a un massimo di 230.
Ma, sommando insieme le due agevolazioni, per l’ elettricità e per il metano, i vantaggi per le famiglie numerose potranno arrivare, nei casi limite, fino a circa 380 euro: 360 euro per la generalità delle famiglie bisognose e 374 per quei nuclei che usufruiscono dello sconto massimo legato al disagio fisico di un componente familiare. A presentare il provvedimento (regolamentato nelle sue misure applicative dall’ Autorità per l’ energia) ieri ci ha pensato il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola (nella foto).
Chi accede al bonus
I clienti domestici con indicatore di situazione economica equivalente Isee non superiore a 7.500 euro, nonché le famiglie numerose, di 4 o più figli a carico, con Isee non superiore a 20.000 euro. Si tratta degli stessi parametri richiesti per accedere al bonus elettrico per disagio economico. Il bonus gas potrà essere richiesto anche da coloro che, in presenza dei requisiti Isee e di residenza indicati, utilizzano impianti di riscaldamento condominiali, ovviamente a gas naturale. La platea dei possibili utilizzatori è stata indicata dal ministro Scajola in circa 3,5 milioni di famiglie.
I parametri climatici
Il valore del bonus gas sarà differenziato per zona climatica in modo da tener conto delle diverse esigenze di riscaldamento, per tipologia di utilizzo (solo cottura cibi e acqua calda, o solo riscaldamento, oppure cottura cibi più acqua calda e riscaldamento) e per numerosità delle persone residenti nella medesima abitazione. Questa differenziazione comporterà una variabilità degli sconti che va da 25 a 230 euro per nucleo.
Ad esempio, una famiglia di tre componenti che ha diritto al bonus e usa il gas per cottura cibi più acqua calda e riscaldamento otterrà un bonus di 160 euro se si trova a Belluno, e di 60 euro se vive a Palermo. Per una famiglia numerosa, di oltre quattro componenti, che usa il gas per cottura, riscaldamento dell’abitazione e acqua calda, il bonus sarà di 230 euro a Belluno, di 110 euro a Bari o a Napoli e di 85 euro a Palermo.
Masimo C 26 Luglio 2009 il 22:31
Ancora crediamo alle favole? pensate che davvero il nostro governo vuole aiutare il nostro paese? ma se i nostri politici non hanno mai patito la fame,se guadagnano migliaia di euro senza neanche sudarli,che ne sanno di una famiglia che gli viene staccata la luce? è con il buono che hanno risolto?ho 4 figli pianto miseria a capo e mondo disoccupato da piu di 5 anni tiro avanti con qualche lavoretto in nero che m i permette di guadagnare 3-400 euro al mese ..si’ non dico cazzate tiro avanti cosi’ non mi posso permettere di comprare scarpe ai miei figli devo incollarle quando si rompono o mi sono rivolto alle sos famiglie numerose,e mi hanno trovato una signora (in un anno)che mi ha portato 50 euro di generi alimentari,siamo andati alla caritas per scarpe e vestiti usati e tante volte le scarpe erano piu grandi……mi sono rivolto al parrocco del mio paese …ed è sordo…………alla mia famiglia chi ci pensa? non abbiamo avuto bonus perche non avevo lavoro da dipendente….ora finalmente ho partecipato ad una selezione pubblica al centro per l’impiego come dipendente in un ente pubblico(comune) e’ sono il primo in lista,ma sono gia stato avvertito che ho bisogno di una buona ”maniglia” per essere preso,anche perche’ il secondo in graduatoria è uno residente nello stesso comune,quindi con la possibilita’ di conoscenze nel comune stesso.nella prossima settimana vi faro’ sapere come è andata a finire il colloquio col comune……andare a lavorare al nord? intanto non c’è lavoro…l’affitto 4 figli alle scuol come campiamo con uno stipendio? se qualcuno ha qualcosa da offrirmi per potermi sbloccare sono disposto a tutto…ho anche offerto un rene in internet…..ma……viva l’italia
cristina 4 Novembre 2009 il 20:01
domanda hai politici:
e a donne sole?
cosa si devono aspettare dalla vita,senza un lavoro , ritrovandosi con un lavoro a part-time di 11ore settimanali non arrivando nemmeno a 300 euro al mese,dovendo pagare un affitto che ne è il doppio dello stipendio..bollette ecc….
ma vi rendete conto in che situazione ci avete messo,poi non vi meravigliate se le persone spinte dalla disperaione si suicidiano,è solo colpa vostra,che state su quelle poltrone per farvi riempire il vostro portafoglio,mandando noi povera gente sempre di più nella disperazione….