Il Ddl sicurezza diventa legge. Fra le norme il reato di clandestinità

di isayblog4 20 views0

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In meno di ventiquattr’ ore il governo porta a casa la terza fiducia e poi l’ ok definitivo del Senato sul ddl sicurezza con 157 voti favorevoli, 124 contrari e 3 astenuti. In mattinata l’ aula di Palazzo Madama aveva dato il via libera anche al terzo maxiemendamento del provvedimento che ora è legge.

Fra le norme contenute nel pacchetto è da ricordare il reato di clandestinità: lo straniero illegalmente in Italia, recita il testo, non rischia la reclusione ma un’ ammenda da 5 mila a 10 mila euro e l’ espulsione. I rilievi dell’ Ue e il rischio di una nuova emergenza carceri hanno pesato nell’ esclusione della detenzione dalle pene previste. Gli immigrati, inoltre, dovranno pagare un contributo di soggiorno che avrà un importo di un minimo di 80 euro e di un massimo di 200. Si pagherà per il rinnovo del permesso di soggiorno, ma non se questo è per asilo e per la richiesta di asilo, per la protezione sussidiaria e per motivi umanitari. Infine, è prolungata dagli attuali 60 giorni a 180 giorni la permanenza nei Cie, i centri di identificazione ed espulsione, degli immigrati clandestini.

Abrogate alla Camera le norme su medici e presidi spia, resta nel testo l’ obbligo di esibire agli uffici della pubblica amministrazione il permesso di soggiorno non solo ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni, iscrizioni ed altri provvedimenti di interesse ma anche per i provvedimenti inerenti agli atti di stato civile o all’accesso ai pubblici servizi. Con questa norma, accusa l’ opposizione, sarà impossibile per i figli dei clandestini essere iscritti all’ anagrafe.

Vengono inoltre istituite le cosiddette ronde. I sindaci, previa intesa con il prefetto, possano avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini non armati per segnalare alle forze di polizia o locali eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana o situazioni di disagio sociale. Tali associazioni sono iscritte in un apposito elenco tenuto a cura del prefetto che sente anche il parere del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tra le associazioni di cittadini i sindaci si avvalgono in via prioritaria di quelle costituite da ex appartenenti alle Forze dell’ ordine, alle Forze Armate e agli altri corpi dello Stato.

L’ aula di Palazzo Madama approva il ddl sicurezza e i senatori dell’ Idv alzano cartelli con scritto I veri clandestini siete voi, Governo: clandestino del diritto. Rispondono i senatori della Lega che dai banchi si alzano in piedi, sorridenti, con le mani in segno di vittoria. Come una squadra compatta, con tanto di cravatte e pochette uguali, tutte verde Padania. Si rivolgono contenti verso i flash dei fotografi che li ritraggono dalla tribuna. Soddisfazione anche tra i ministri della Lega presenti in Aula: quello dell’ Interno Roberto Maroni si sbraccia in segno di saluto verso i senatori della Lega.

“Molto soddisfatto per l’ approvazione del ddl sicurezza con cui si completa un anno di lavoro” ma anche rammaricato per le falsità che sono circolate in merito e che hanno portato l’ opposizione a votare contro. È il primo commento del ministro dell’ Interno Roberto Maroni che in Senato parla con i giornalisti del via libera definitivo di palazzo Madama al provvedimento rispetto al quale la minoranza ha perso un’ occasione per stare dalla parte dei cittadini“.

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