L’ inchiesta di Bari. Berlusconi non sarà ascoltato dai pm

di isayblog4 11 views0

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Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non sarà ascoltato come persona informata sui fatti dalla Procura di Bari, nell’ ambito dell’ inchiesta sul presunto giro di ragazze a pagamento, che sarebbero state ingaggiate dall’ imprenditore barese, Giampaolo Tarantini. La Procura di Bari: “Sentiamo solo persone indispensabili a chiudere le indagini”.

“È costume di questo Ufficio – ha spiegato il procuratore della Repubblica di Bari Emilio Marzano incontrando i giornalisti – sentire le persone quando sono assolutamente indispensabili per la conclusione di un ragionamento investigativo”.

L’ ipotesi quindi di ascoltare il premier, secondo Marzano, “e per ora è un’ ipotesi astratta”. Intanto a Bari si attende l’ arrivo dal Canada di Nichi Vendola: il presidente della Regione Puglia troverà domani sul suo tavolo un bel po’ di matasse da sbrogliare dopo il terremoto provocato dalla Procura con inchieste sulla sanità e su un giro di affari ed escort che farebbe capo all’ imprenditore Tarantini.

Inchieste che tra gli altri coinvolgerebbero, a vario titolo, la manager della Asl di Bari, Lea Cosentino, e il vicepresidente della giunta regionale pugliese e assessore allo Sviluppo Economico, Sandro Frisullo (Pd). “Non mi sono dimessa. Comunicherò al presidente Vendola le mie decisioni”, ha detto oggi all’ ANSA Lea Cosentino.

Il presidente della Regione Puglia incontrerà, prima della riunione di giunta, Lea Cosentino. E, ovviamente, anche Frisullo, uomo di peso del Pd pugliese. Il vicepresidente della giunta regionale ha ribadito anche ieri di essere completamente estraneo a tutto, che ci sono processi in atto basati sul nulla e i più vicini a lui sono pronti a giurare che Frisullo è finito in un vero e proprio tritacarne mediatico.

Vendola, sin dal suo insediamento e sin dal suo primo incontro con la sua squadra, nel 2005, fu chiaro: nessun sospetto, nessuna ombra, sulla sua giunta. Ecco perché quando qualche mese fa trapelò la notizia di un coinvolgimento dell’ allora assessore alla Sanità Alberto Tedesco (Pd) in una delle inchieste, lo stesso assessore, prima ancora di ricevere formalmente comunicazione dalla Procura, si dimise immediatamente dall’ incarico (ora svolto dal tecnico Tommaso Fiore, anestesista ed ex consulente di Vendola per la sanità).

L’ assessore alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore, così ha detto: “Stiamo lavorando da sabato scorso per stabilire quali possono essere i provvedimenti tecnici da adottare per riorganizzare tutto il settore”. Sono quindi due le strade parallele che saranno percorse alla Regione Puglia dai fedeli di Vendola: una riguarda la macchina di riorganizzazione tecnica di gran parte del settore della sanità, l’ altra la macchina della discussione politica. Ma su quest’ ultimo aspetto sarà Vendola a chiarire la situazione.

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