Estero. Sempre tensione in Iran, ieri una nuova manifestazione

di isayblog4 19 views0

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Non si placa la tensione in Iran all’ indomani della grande manifestazione anti Ahmadinejad e dei disordini che hanno causato almeno sette morti. Nel tentativo di riportare la calma, il potente Consiglio dei Guardiani, il più importante organo legislativo iraniano e massima autorità sulle questioni elettorali, ha fatto sapere di essere pronto a un parziale riconteggio dei voti delle elezioni presidenziali di venerdì scorso, ma non a ripetere la consultazione, duramente contestata dal candidato riformista Mir Hossein Moussavi.

Si riconteranno però solo le urne con le schede contestate, come ha spiegato un portavoce. Ed è possibile che ci sia qualche cambiamento nei calcoli dopo il riconteggio. Ma la promessa non placa i rifomisti, che avrebbero voluto la ripetizione delle contestate elezioni.

E adesso si temono nuovi scontri e violenze nelle manifestazioni attese per oggi. I sostenitori del presidente Ahmadinejad si sono dati appuntamento per una marcia di sostegno al presidente rieletto in piazza Vali Asr, esattamente dove l’ opposizione ha organizzato, due ore più tardi, una nuova marcia di protesta per la sconfitta di Moussavi.

Il regime ha esortato a un’ ampia partecipazione alle manifestazioni pro Ahmandinejad, ma dal quartier generale di Moussavi arriva invece la frenata: proprio mentre il regime annunciava che non sarà permesso alla stampa straniera di seguire lo svolgimento di manifestazioni non autorizzate, un portavoce di Moussavi ha invitato i sostenitori a disertare la manifestazione odierna per proteggere le proprie vite.

Intanto la morsa del regime si stringe attorno all’ opposizione. Prima dell’ alba sono stati portati via dalle loro abitazioni due noti esponenti riformisti, Saeed Hajjarian e Mohammad Ali Abtahi, considerati molto vicini all’ ex presidente Mohammad Khatami.

Dal fine settimana sono state arrestate in Iran quasi duecento persone, tra le quali varie figure politiche, intellettuali, giornalisti di ispirazione riformista. Alcuni, come Mohammad Reza Khatami, fratello dell’ ex presidente iraniano, sono stati successivamente rimessi in libertà; altri rimangono in prigione, accusati di aver fomentato le proteste degli ultimi giorni.

Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, intanto è volato in Russia per il vertice del Gruppo di Shanghai, ma ha ostentatamente ignorato la crisi postelettorale in patria ed è tornato ad attaccare gli Stati Uniti, sostenendo che l’ epoca degli imperi è finita. Parlando al vertice del Gruppo di Shanghai a Ekaterinburg, negli Urali, Ahmadinejad ha osservato che l’ ordine internazionale capitalista batte in ritirata ed è assolutamente ovvio che l’ epoca degli imperi è finita e non tornerà.

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