Mahmoud Ahmadinejad è ormai certo di essere riconfermato alla presidenza della Repubblica islamica d’ Iran. Secondo gli ultimi dati parziali annunciati dalla commissione elettorale, con la quasi totalità dei distretti amministrativi scrutinati, il presidente uscente ha ottenuto il il 63,3% dei voti.
Il principale rivale di Ahmadinejad, Mir Hossein Mousavi, ha ottenuto il 34,07% dei voti: Mousavi ha denunciato brogli ed ha condannato violazioni nel voto. Gli altri due candidati, il riformatore Mehdi Karoubi e il conservatore Mohsen Rezai, avrebbero ottenuto meno del 2 per cento ciascuno.
Il presidente della commissione elettorale, Kamran Daneshjoo, ha annunciato che i risultati riguardano 346 su 366 distretti. Sul suo sito internet Mousavi ha scritto che non si arrenderà a queste manipolazioni e ha messo in guardia di fronte al comportamento di alcuni funzionari, durante le elezioni, che sta scuotendo i pilastri del sistema politico del paese.
Il leader moderato ha chiesto alle autorità di Teheran di mettere immediatamente fine a queste violazioni, affermando che la gente non rispetterà coloro che arrivano al potere tramite la frode. “Non mi arrenderò a questa farsa pericolosa”, ha commentato, protestando vigorosamente contro queste numerose ed evidenti irregolarità.
In particolare Mousavi ha lamentato che milioni di persone non hanno potuto esprimere la propria preferenza a causa della scarsità delle schede elettorali. Il leader moderato ha anche fatto sapere che a molti osservatori del suo partito non è stato concesso l’ ingresso ai seggi e che il suo gruppo attende il conteggio ufficiale dei voti, le spiegazioni su queste irregolarità, sperando che le autorità di controllo facciano il loro lavoro.
Intanto, mentre Ahmadinejad continua a tacere, i sostenitori di Mousavi si sono riversati nelle strade di Teheran per contestare l’ esito del voto. Resteremo qui, moriremo qui, sono alcune delle frasi gridate contro gli agenti di polizia arrivati per disperdere la folla. Ahmadinejad continuerà a rovinare il paese per altri quattro anni, hanno urlato davanti al quartier generale di Mousavi, nel cuore di Teheran.
Intanto sono arrivate le prime reazioni da parte di Israele. La vittoria rivendicata da Ahmadinejad alle elezioni presidenziali in Iran dimostra la gravità della minaccia iraniana, ha detto oggi il vice ministro israeliano degli Affari esteri, Danny Ayalon. “Se c’ era ancora una speranza di cambiamento in Iran, la rielezione di Ahmadinejad mostra che la minaccia iraniana è tanto più grave”, ha aggiunto in un comunicato.
E questa mattina una fonte israeliana aveva detto a condizione dell’ anonimato che la vittoria di Ahmadinejad rappresenta uno sviluppo molto preoccupante, poiché Mahmoud Ahmadinejad è il più militante dei candidati e non può che trascinare il suo paese verso un confronto con il mondo occidentale.