Economia. Bce: “Aumenta la disoccupazione, la ripresa è rinviata a metà 2010”

di isayblog4 15 views0

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Nell’ area euro il mercato del lavoro è in forte sofferenza a causa della recessione, ma a metà 2010 dovrebbe arrivare la ripresa. La Banca Centrale Europea nel suo bollettino mensile fa così il punto sulle condizioni dell’ economia di Eurolandia.

Secondo gli esperti di Francoforte, il Pil dell’ eurozona dovrebbe subire una contrazione tra il 5,1% e il 4,1% nel 2009, ma, in un contesto di normalizzazione dei mercati finanziari e di ripresa della fiducia, potrebbe tornare a crescere nel 2010, anno per il quale è prevista una variazione tra il -1% e il +0,4%.

L’ inflazione, invece, dovrebbe diminuire ulteriormente nei prossimi mesi, fino a diventare temporaneamente negativa, per poi tornare a crescere alla fine del 2009. Nell’ attuale fase recessiva, la disoccupazione dell’ area euro è intanto salita fino al 9,2% dello scorso aprile.

I settori più in sofferenza sono il manifatturiero e le costruzioni, e particolarmente colpiti sono i dipendenti a tempo determinato, più vulnerabili alle fluttuazioni dell’ economia.

La Bce lancia poi l’ allarme spesa pubblica. Nel 2009 e nel 2010 Francoforte prevede che la maggior parte dei paesi dell’ eurozona superi il tetto del 3% che il patto di stabilità prevede per il rapporto deficit / Pil.

Secondo l’ Eurotower è quindi necessario “ripristinare quanto prima solide posizioni di bilancio per consentire ai paesi di affrontare gli oneri aggiuntivi connessi all’ invecchiamento della popolazione nonché i rischi derivanti dalle garanzie statali fornite per la stabilizzazione dei settori finanziari”.

Al proposito, le ultime previsioni della Commissione Europea indicano che il rapporto deficit / Pil nell’ area euro salirà dall’ 1,9% del 2008 al 5,3% nel 2009, fino ad arrivare al 6,5% nel 2010, anno nel quale, inoltre, il rapporto debito / Pil dovrebbe superare l’80%.

La Bce fa poi sapere che gli attuali tassi d’ interesse risultano adeguati e spiega che ci vuole tempo per consentire alle misure non convenzionali adottate di incidere sull’ economia. “Dopo lo sfasamento temporale con cui le decisioni di politica monetaria esplicano i propri effetti – si legge nel bollettino – progressivamente si realizzerà la piena trasmissione degli interventi del Consiglio direttivo all’ economia”.

“Grazie all’ insieme delle misure adottate – prosegue la Bce – la politica monetaria fornirà continuo sostegno alle famiglie e alle imprese”. La Bce sta comunque pensando anche ad una exit strategy: “Quando si osserverà un miglioramento del contesto macroecononomico, il Consiglio direttivo assicurerà che le misure adottate saranno riassorbite, in modo da contrastare con tempestività ed efficacia qualsiasi rischio per la stabilità dei prezzi nel medio – lungo periodo”.

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