Inutile l’ invito del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, “a mettere un punto tra tre giorni e a trarre tutti motivo per assumere atteggiamenti più ponderati”. Continuano polemiche e schermaglie tra i partiti in vista del voto di sabato e domenica.
Dario Franceschini denuncia che “il Pd è stato danneggiato dalla campagna sul gossip e penso che in questa campagna elettorale ci sia stata molta cattiveria. Io sono stato insultato quotidianamente con aggettivi coloriti”. Il numero uno del Pd mette in guardia: “Se vince Berlusconi è in pericolo la qualità della democrazia”. Parole che suonano stonate per Daniele Capezzone che denuncia un Franceschini che pietisce voti.
Il portavoce del Pdl osserva che non si è mai visto il capo di un grande partito appellarsi alla propria manifesta inferiorità per strappare o pietire qualche voto. È una pietra tombale sulla credibilità presente e futura del Pd come alternativa al Pdl e al governo Berlusconi».
Dario Franceschini ha anche detto che i partiti progressisti, sia socialisti che non, sono a un passo da un accordo per formare un nuovo gruppo all’ Europarlamento. Per Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl a Palazzo Madama. in Europa “credo che il Pd non sappia dove andare. Credo che il Pd difficilmente reggerà alla prova elettorale prima e alla prova europea dopo. Oggi il Pdl è saldamente radicato nel Ppe ma cosa farà il Pd nelle sue capriole costanti non so immaginarlo”.
Appello a votare Pd viene dall’ ex premier Romano Prodi “Non è tempo nè di astensioni nè di sofisticate distinzioni”. Per Prodi rispetto all’ intensificarsi di segnali di allarmi, il Pd, pur nel suo non facile cammino, è l’ unica concreta risposta.
Mentre Emma Bonino continua l’ occupazione dello studio Rai di Saxa Rubra, rivendicando la par condicio per la lista Bonino – Pannella nelle comunicazioni a pochi giorni dal voto, una denuncia a firma Marco Pannella e della stessa Emma Bonino, in cui si ipotizzano i reati di abuso d’ ufficio e omissione di atti d’ ufficio per presunte irregolarità nella gestione degli spazi elettorali nei Tg della Rai, è stata fatta nei confronti del Dg Mauro Masi e dei direttori dei tre Tg.