Sono queste le ipotesi di reato contestate dalla Procura di Roma al fotografo Antonello Zappadu, l’ autore degli scatti “rubati” a Villa Certosa, all’ aeroporto Costa Smeralda e al residence Country di Porto Rotondo, che immortalano Silvio Berlusconi e i suoi ospiti. Il procuratore Giovanni Ferrara e il pm Simona Maisto hanno delegato ai carabinieri il sequestro preventivo delle foto oggetto delle indagini. Nel pomeriggio, a Cagliari, Antonello Zappadu ha consegnato ai carabinieri un dvd con circa duecento foto. Ora la Procura di Roma dovrà valutare se trasferire, per competenza, il fascicolo alla Procura di Tempio Pausania.
Secondo la tesi del legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, quelle foto sono una violazione della privacy perché – come si legge nell’ ulteriore documentazione inviata al Garante per la privacy, invitato a intervenire per palese interferenza illecita nella vita privata – i luoghi fotografati, nella quasi totalità, non sono affatto esterni ma abitazioni o loro immediate pertinenze quali terrazze o balconi. In alcuni casi, addirittura, i soggetti sono fotografati all’ interno di abitazioni e al di là dei vetri chiusi. E ciò è davvero inaccettabile. L’ ipotesi di reato di tentata truffa nasce, invece, dalla vicenda della trattativa per la vendita delle foto.
In sostanza – è la tesi di Ghedini – la bozza di contratto di cessione delle foto per un milione e mezzo di euro, che, per Zappadu, doveva essere vagliata dal gruppo editoriale Hachette – Rusconi, interessato all’ acquisto delle foto, in realtà è lo strumento della truffa stessa. Perché il gruppo editoriale non è mai stato interessato all’ acquisto delle foto, ritenute non interessanti. Dunque, la trattativa tra il fotografo e il giornalista di Panorama, Giacomo Amadori. Una prima volta Zappadu propone, nel dicembre scorso, le foto scattate nel maggio del 2008. Quelle, secondo Ghedini, che ritraggono l’ allora premier ceco, Mirek Topolanek, “nudo in giardino”: “C’ erano anche i suoi bambini. Ma non si può mai sapere…”.
Il direttore di Panorama, Maurizio Belpietro, nega di avere visto le foto di Topolanek: “Giacomo Amadori sostiene che si riferivano al maggio del 2008”. Resta il fatto che il 26 maggio, quando Antonello Zappadu invia la bozza di contratto e un campione di settanta fotografie (metà che dovrebbero risalire al maggio del 2008, l’ altra, alle vacanze di Natale, dove tra le ospiti di Villa Certosa c’ era anche Noemi), a Panorama, che le gira all’ avvocato Niccolò Ghedini, scatta l’ allarme.
Il giorno dopo, Silvio Berlusconi si rivolge al Garante per la privacy per bloccarle subito. E il suo legale presenta un esposto denuncia alla Procura di Roma. Solo settanta, delle duecento che il fotografo ha consegnato ai carabinieri. Evidentemente, quelle viste da Ghedini sono state ritenute sufficienti per decidere di scendere pesantemente in campo. Adesso quelle foto sequestrate saranno visionate dalla Procura di Roma. Per verificare anche la loro corrispondenza con quelle inviate da Zappadu al giornalista amico di Panorama, Giacomo Amadori.
Noemi 3 Giugno 2009 il 08:49
potrei dire molto.. ma taccio.
dico solo che è un brav’uomo
e che mi rende felice
alberto 5 Giugno 2009 il 09:59
brava, a volte è meglio il silenzio