La Rai: “Nessuna immagine taroccata. Il video è stato ripreso lunedì da Tg1 e Tg3, ma nelle immagini si nota una differenza. Nel filmato messo in onda dalla Rai accanto al Cavaliere che parla, appare il logo elettorale del Pdl, con la scritta Berlusconi presidente. Del simbolo non c’ è traccia nell’ intervista originale realizzata dalla tv americana”.
La denuncia è dell’ Idv. “Il Tg1 delle 20 ed il Tg3 delle 19 lunedì hanno mandato in onda un servizio con immagini taroccate dell’ intervista che la Cnn ha fatto al presidente Berlusconi. Compare infatti alla sinistra del premier il simbolo elettorale del Pdl, con la scritta Berlusconi Presidente, che difficilmente si può credere sia stato inserito dal montaggio della rete televisiva americana”, accusa il senatore Francesco Pancho Pardi, capogruppo in commissione di Vigilanza.
“Da indiscrezioni risulterebbe che le immagini mandate in onda dalla Rai, senza alcun vaglio, siano opera di una emittente locale sarda, Videolina, di proprietà di casa Berlusconi. Questo grandioso spot elettorale deve essere chiarito al più presto: mi rivolgo quindi al presidente Zavoli e ai direttori delle testate giornalistiche per avere chiarimenti immediati sull’ accaduto. Mi riservo infine un’ interrogazione urgente al ministro competente”. Viale Mazzini replica tuttavia che si tratta di due interviste diverse: una della Cnn e una all’ emittente locale Videolina, realizzate in momenti diversi. In quella realizzata dalla tv regionale sarda, appare il logo del Pdl.
“Non c’ era alcuna immagine taroccata nei servizi di Tg1 e Tg3 su Berlusconi nelle edizioni di lunedì sera” scrivono in una nota congiunta il direttore del Tg1, Andrea Giubilo, e quello del Tg3, Antonio Di Bella, replicando alle dichiarazioni di Pardi. “Il Tg1 e il Tg3 – scrivono i due direttori – hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da una intervista alla Cnn e dichiarazioni da una intervista all’ emittente sarda Videolina. In queste ultime compariva il simbolo di lista. Nei servizi era chiaramente indicata la fonte di immagini e sonori”.
“Può aver tratto in inganno – spiegano i due direttori – il fatto che la location delle interviste fosse simile. Fatto sta che i due telegiornali non hanno taroccato nulla ed è grave il solo sospetto che il servizio pubblico possa modificare delle immagini, tanto più in periodo elettorale. D’ altronde – concludono Giubilo e Di Bella – nelle stesse edizioni di ieri sera comparivano simboli o bandiere elettorali alle spalle di esponenti politici di altri partiti, come spesso accade in campagna elettorale”.