L’ Fbi ha arrestato ieri sera quattro uomini sospettati di aver pianificato un attentato terroristico contro una sinagoga del Bronx, a New York. I quattro intendevano anche abbattere degli aerei militari presso una base della Air National Guard a Newburgh, a un centinaio di chilometri a nord di New York. Le autorità Usa hanno riferito che i quattro presunti terroristi sono tutti musulmani e tre hanno il passaporto Usa.
Residenti a Newburgh, i quattro sono stati arrestati ieri sera intorno alle 21 (ora locale), dopo che avevano sistemato degli ordigni (da loro ritenuti veri, ma in realtà falsi, precisa il New York Times) di fronte a una sinagoga e a un centro ebraico nel quartiere di Riverdale, nel Bronx. Le indagini che hanno portato agli arresti sono state condotte con grande accortezza dall’ Fbi per oltre un anno, ed erano scattate dopo che i quattro, nel tentativo di procurarsi delle armi, si erano messi in contatto con un informatore degli agenti federali.
Nel giugno 2008 l’ informatore ha incontrato James Cromitie, il quale in quell’ occasione si era lamentato del fatto che alcuni suoi parenti vivevano in Afghanistan e che molti musulmani erano stati uccisi dalle forze americane in Afghanistan e in Pakistan. Cromitie per questo aveva detto che era sua intenzione fare qualcosa in America. A partire dall’ ottobre 2008 l’ informatore dell’ Fbi ha iniziato a incontrare regolarmente i quattro in una casa di Newburgh, filmando e registrando i colloqui.
Lo scorso aprile i presunti terroristi hanno infine scelto i loro obiettivi: una sinagoga e un centro ebraico di New York, e nel frattempo avevano iniziato a sorvegliare la base aerea della Air National Guard per prepare un attacco con missili Stinger contro aerei militari. I quattro sospetti compariranno oggi di fronte al Tribunale federale di White Plains, alla periferia di New York, e rischiano l’ ergastolo.
Il parlamentare repubblicano Peter King, membro della Commissione per la Sicurezza Interna della Camera dei rappresentanti, ha detto che questa vicenda mostra chiaramente quanto siano pericolosi i terroristi che vivono negli Stati Uniti: “Questa è stata un’ inchiesta lunga e ben preparata, e mostra la realtà della minaccia posta dai terroristi che vivono sul suolo americano”. Per il senatore democratico di New York, Charles Schumer, l’ unica buona notizia di questo caso “è che questo gruppetto era relativamente poco organizzato e non aveva contatti con altre organizzazioni”.