È inaccettabile che da parte di esponenti politici e di rappresentanti del governo vengano rivolte invettive e accuse di carattere personale nei confronti dei componenti del collegio del tribunale di Milano ed in particolare del suo presidente. Lo sostiene la giunta dell’ Associazione nazionale magistrati che in una nota esprime solidarietà ai giudici del processo Mills.
La critica dei provvedimenti giudiziari “è sempre legittima, ma è grave che vengano messi in discussione, e con questi toni denigratori utilizzati nelle ribalte mediatiche, non il merito del provvedimento, ma l’ indipendenza e l’ imparzialità dei giudici – afferma il sindacato delle toghe – In questo modo si minano fondamentali principi costituzionali posti a garanzia del corretto equilibrio tra poteri dello Stato”.
“Sorprende, ancora una volta – prosegue la nota – il garantismo a corrente alternata utilizzato come chiave di lettura di vicende giudiziarie che riguardano esponenti del mondo politico – imprenditoriale a fronte del disinvolto giustizialismo con cui si commentano fatti di criminalità diffusa”.
Ogni giorno, fa notare ancora l’ Anm, “i tribunali della Repubblica decidono della libertà e della responsabilità di persone accusate anche di gravi delitti. La credibilità di tali provvedimenti è un pilastro irrinunciabile del sistema democratico e del corretto vivere civile. E dovrebbe stare a cuore in primo luogo a chi ha responsabilità nel governo del paese». La nota si conclude con la manifestazione di solidarietà e vicinanza nei confronti dei colleghi Gandus, Caccialanza e Dorigo.