Il Consiglio d’ Europa all’ Italia: “Stop alla politica di respingimento dei migranti”

di isayblog4 17 views0

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Anche il presidente della Camera Gianfranco Fini sottolinea la necessità di “verificare i requisiti per il diritto di asilo” prima di rimandare indietro i clandestini. La linea dura inaugurata in questi giorni dal Governo raccoglie le critiche delle istituzioni, mentre dall’ opposizione continuano ad arrivare le accuse di razzismo.

Anche le dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi contro l’ Italia multietnica sollevano polemiche: ancora Fini, Dario Franceschini, Massimo D’ Alema, Pier Ferdinando le giudicano insensate e fuori dalla storia. Il presidente della Camera respinge letture semplicistiche e invita a riflettere sulla complessità del fenomeno migratorio: “Fermo restando che respingere l’ immigrato clandestino non viola il diritto internazionale, noi italiani come tutti gli altri Paesi abbiamo il dovere di verificare se fra coloro che vengono respinti ci sono alcuni che hanno diritto di chiedere asilo. Perché un conto è un immigrato clandestino, un altro conto chi gode della possibilità di chiedere asilo: due condizioni che non possono essere trattate allo stesso modo. E questo rende complicata la vicenda”.

Sullo stesso punto, insiste anche il commissario per i diritti umani del Consiglio d’ Europa, Thomas Hammarberg, secondo il quale “l’ iniziativa italiana viola il diritto di ogni essere umano di ottenere asilo politico”. E auspica che l’ Italia “non vada avanti con questa politica”, perché “gli stranieri che raggiungono l’ Italia devono avere una chance per ottenere asilo. Ora in Italia tutto questo diventa impossibile”.

Il commissario ha però speso anche qualche parola in favore del ministro dell’ Interno Roberto Maroni, chiedendo all’ Unione Europea di fare di più per sostenere i Paesi che devono fronteggiare gli sbarchi degli immigrati: “Credo che il ministro Maroni agisca in questo modo perché a Bruxelles ha trovato soltanto il silenzio dell’ Ue, invece anche l’Unione europea deve essere più responsabile e seria, mettendosi all’ ascolto di quei Paesi come l’ Italia o Malta che a nome di tutta l’ Unione devono affrontare questa sfida. Spero davvero che l’ Unione europea aiuti maggiormente l’ Italia”.

La risposta del Governo arriva per bocca del ministro degli Esteri Franco Frattini, il quale propone che il problema serio costituito dalla richiesta di asilo politico si può risolvere facendo fare le richieste d’ asilo nei Paesi d’ origine o di transito. Frattini ha definito prevedibile l’ invito del Consiglio d’ Europa a bloccare il respingimento degli immigrati. Ma, ha spiegato, “noi siamo vincolati a un patto europeo siglato lo scorso dicembre che impone agli Stati membri il respingimento in mare aperto degli immigrati che cercano di entrare, mentre impone di accoglierli all’ interno delle acque territoriali”.

Dunque la strategia del governo italiano è rispettosa delle politiche della Ue, dalla quale, torna a chiedere il titolare della Farnesina, l’ Italia si aspetta maggiore sostegno. Il governo italiano tira dritto e apre un nuovo fronte. “Sugli immigrati con status di rifugiati abbiamo chiesto all’ Unione Europea di applicare il principio della solidarietà. Noi ci occupiamo della prima accoglienza, come è giusto che sia; dopodiché la sistemazione dei rifugiati dev’ essere a carico di tutti i Paesi dell’ Ue”, ha detto il ministro dell’ Interno, Roberto Maroni.

Risposte che non bastano all’ opposizione, anche se nel Pd c’ è chi come Francesco Rutelli invita a respingere senza ipocrisie l’ immigrazione clandestina. Certo, le politiche del Governo “sono inadeguate, ma se noi pensassimo di reagire mandando un messaggio opposto (In Italia entri chiunque) sbaglieremmo alla grande”.

La linea del Pd la spiega il segretario Dario Franceschini: “Siamo pronti a collaborare con il centrodestra nella lotta all’ immigrazione clandestina, per contrastare tutto ciò di criminale che è legato all’ immigrazione clandestina e per fermare i flussi di immigrati irregolari. Ma per il resto valgono le parole che hanno detto tutte le organizzazioni internazionali, l’ Onu, i vescovi italiani, perché non si possono trasformare barconi pieni di disperati in uno spot o in un manifesto elettorale per raccogliere voti. Molto più dure le critiche della sinistra radicale: per il segretario Prc Paolo Ferrero, quelli del governo sono segni di fascismo concreto, mentre Grazia Francescato di Sinistra e Libertà si chiede se Fini sia più a sinistra di Rutelli….

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