Sale a 207 il numero delle vittime del terremoto che ha colpito l’ Abruzzo: poco più di mille sono i feriti, 500 ospedalizzati, un centinaio dei quali è in condizioni difficili. Silvio Berlusconi torna a L’ Aquila per il secondo giorno dopo la catastrofe e traccia il bilancio della tragedia che ha colpito la popolazione dell’ aquilano. I dispersi sono 15 e 150 sono le persone estratte vive dalle macerie, spiega Berlusconi, che chiede ai cittadini di non rientrare nelle loro case, perché c’ è l’ eventualità di altre scosse.
Il presidente del Consiglio ha ringraziato i settemila soccorritori impegnati nelle zone terremotate dell’ Abruzzo, sia quelli dell’ apparato messo in campo dallo Stato sia i volontari e aggiunge che il bilancio della risposta alla tragedia è assolutamente positivo. Sono state montate 20 tendopoli e da domani inizierà l’ inventario delle decine di migliaia di case che hanno subito danni dall’ evento sismico.
Quanto ai beni artistici e architettonici Berlusconi spiega che prima verrà effettuato un inventario dei beni danneggiati e poi verrà messo a punto un piano degli interventi. Il premier annuncia che il governo, con il ministro Sacconi, sta studiando misure di aiuto, ovvero ammortizzatori sociali, anche per i lavoratori autonomi delle zone colpite dal terremoto.
“L’ azione del governo è guidata dalla filosofia People first – dice – sia per quel che riguarda l’ emergenza terremoto sia per quella determinata dalla crisi economica. Saremo vicini a tutti i cittadini in stato di bisogno”. Berlusconi spiega ancora che nessun albergo della costa abruzzese è stato confiscato e le autorità della Protezione civile stanno definendo con i proprietari delle strutture i prezzi per l’ ospitalità degli sfollati dalle zone del terremoto.
Il premier ribadisce inoltre quanto già anticipato ieri e cioè che l’ Italia al momento non ricorrerà ad aiuti economici da parte dei tanti paesi che hanno offerto al nostro paese solidarietà e sostegno finanziario. “Ringraziamo i paesi stranieri per la loro solidarietà – dice Berlusconi – ma invitiamo a non inviare qui i loro aiuti. Siamo in grado di rispondere da soli alle esigenze, siamo un popolo fiero e di benessere, li ringrazio ma bastiamo da soli”.
Il governo boccia dunque la richiesta del Pd che aveva suggerito al governo di accettare gli aiuti internazionali. Il segretario Franceschini ha ribadito infatti l’ intenzione di non alimentare polemiche davanti alla tragedia in Abruzzo, ma ha sostenuto che “non ci sarebbe niente di male ad accettare le offerte di aiuto che provengono da altri Paesi, perché anche l’Italia, in passato, ha mandato i propri uomini a fronteggiare l’ emergenza per il terremoto in Turchia, per gli incendi in Spagna, per le alluvioni in Germania”.