Gli Stati Uniti tendono la mano ai talebani che sono pronti ad abbandonare le armi e vogliono coinvolgere i Paesi vicini nella stabilizzazione afghana. È questo il messaggio che il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha portato alla Conferenza internazionale sull’ Afghanistan, all’ Aja. “Dobbiamo sostenere gli sforzi del governo afghano che vuole separare gli estremisti di al Qaeda e i talebani da coloro che si sono uniti alle loro fila non per convinzione, ma per disperazione», ha affermato il capo della diplomazia Usa nel suo intervento all’ incontro organizzato da Onu e Nato. “A loro dovrebbe essere offerta una degna forma di riconciliazione e reintegrazione nella società pacifica, se vogliono abbandonare la violenza, rompere con al Qaeda e sostenere la Costituzione”.
Poco prima il presidente afghano, Hamid Karzai, aveva espresso soddisfazione per il nuovo impulso impresso dall’ Amministrazione di Barack Obama al coinvolgimento dei Paesi vicini nella stabilizzazione del Paese asiatico. “Dò il benvenuto alla crescente presa di coscienza che, senza la vera collaborazione dei Paesi vicini dell’ Afghanistan, non vinceremo mai il terrorismo”, aveva affermato Karzai al suo arrivo all’ Aja.
All’ appuntamento ha partecipato anche l’ Iran, l’ unico tra i Paesi confinanti che dal 2003 mancava ad appuntamenti di questo tipo. Nel suo discorso, il viceministro degli Esteri della repubblica islamica, Mohammed Mehdi Akhoundzadeh, ha criticato la presenza dei militari stranieri in Afghanistan: la loro presenza, ha osservato, non ha migliorato le cose nel Paese e tutto fa presagire che un aumento del numero dei militari stranieri ne dimostrerà l’ inefficacia. Ma ha garantito che l’ Iran è pronto a partecipare ai progetti mirati a contrastare il traffico di droga e i piani per lo sviluppo e la ricostruzione in Afghanistan.
Clinton ha anche annunciato contributi per 40 milioni di dollari: i finanziamenti saranno destinati alle Nazioni Unite e serviranno per preparare le elezioni di agosto. Dalla Commissione europea arriveranno altri 60 milioni di euro per la formazione della polizia afghana. Dal canto suo, Franco Frattini ha annunciato che l’ Italia è pronta a raddoppiare il numero dei carabinieri che addestreranno portandolo da 75 a 150 ed ha auspicato una partecipazione di sostanza da parte iraniana.
Al termine della conferenza, Frattini ha in programma un breve incontro con Akhoundzadeh. Il governo, infatti, vorrebbe invitare l’ Iran anche alla Conferenza su Afghanistan e Pakistan che si terrà a margine della riunione dei ministri degli Esteri del G8 a Trieste, a fine giugno.