Il segretario del Pd, Dario Franceschini, sceglie Amelia e il seminario dei Liberal Pd di Enzo Bianco per sfidare il Pdl e Silvio Berlusconi. Una sfida a tutto tondo, a partire dalle europee, quando la contesa sarà su programmi e contenuti. Con un però: “attenzione alla forma”, è stato l’ invito di Franceschini al premier. Il segretario del Pd ha infatti sostanzialmente diffidato Berlusconi a candidarsi alle europee.
“Se lo facesse – è la tesi su cui insiste il leader democratico – ingannerebbe gli italiani, visto che non potrà andare in Europa a rappresentarli. La carica di presidente del Consiglio e quella di parlamentare europeo – ha ricordato Franceschini – sono incompatibili. C’ è una legge che lo stabilisce”. Poi, una lunga riflessione sul programma del Pd per le elezioni: al centro ci sarà “un piano affitti rivoluzionario a favore delle famiglie italiane che non possono allargare o modificare la propria abitazione, perché una casa di proprietà non ce l’ hanno”.
Da ultimo, il futuro politico del partito, con la complicata questione delle alleanze: “Non ho mai pensato di tornare indietro – ha spiegato Franceschini – o di ritornare ai tempi dell’ Unione. Non è più pensabile fare una coalizione di 14 sigle che non possono avere realisticamente una visione unica e programmatica. Il Pd non deve perdere la sua idea di partito a vocazione maggioritaria, d’ altronde quale può essere quel movimento politico se non noi a contrastare il Pdl? Le alleanze devono essere valutate e condivise sui programmi”.