È in arrivo un maxipiano per la vendita delle case popolari, che potranno essere acquistate dagli attuali inquilini attraverso mutui agevolati. Il governo sta studiando una serie di incentivi, per l’ avvio di un grande piano di dismissione del patrimonio Erp (edilizia residenziale pubblica), che in sostanza dovrebbero trasformare l’ attuale affitto in un mutuo. Circa un milione di cittadini potrà diventare proprietario dell’ immobile in cui vive.
Sostegno per i più deboli
Il provvedimento, secondo le intenzioni dell’ esecutivo, sarebbe un’ altra misura per il sostegno alle famiglie più deboli, che potrebbero così acquistare la casa. Sarebbe questo, quindi, un altro tassello per completare il progetto avviato dall’ esecutivo nel settore dell’ edilizia popolare. Il decreto per lo stanziamento dei 550 milioni è stato già predisposto. Della somma complessiva i primi 200 milioni saranno utilizzati per realizzare dai 5.000 ai 6.000 nuovi alloggi. Questa sarebbe comunque solo la fase iniziale del programma che, secondo le stime dell’ esecutivo, dovrebbe portare alla realizzazione di 20.000 nuovi appartamenti entro il 2011. Le case andranno prima alle giovani coppie, agli anziani e ai studenti che, con il tempo, potranno riscattare l’ abitazione attraverso l’ offerta dei mutui agevolati.
Mantovani: subito controlli, poi vendite
Il Governo pensa ad un piano di dismissione delle case popolari per aumentare la ricchezza delle famiglie, ma preceduto innanzitutto da maggiori controlli sugli affitti per evitare morosità e abusivismi. È quanto ha riferito all’ Agi il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Mario Mantovani, aggiungendo che queste sono alcune delle proposte allo studio del governo. Ma, ha precisato, non è detto che entrino nel decreto legge che il governo varerà oggi.
Aumentare la ricchezza
“Quella di trasformare l’ affitto in mutuo è un modo per aumentare la ricchezza delle famiglie – ha spiegato Mantovani – dopo un’ analisi di quanto è stato versato. Allo stesso tempo stiamo pensando di effettuare maggiori controlli sull’ assegnazione a termine delle case popolari per evitare forme di morosità e abusivismi. In questo senso, si potrebbe adattare la normativa in vigore per le locazioni private, 4 anni per 4 o 6 per 6. In ogni caso dopo un certo numero di anni ci devono essere delle verifiche per evitare distorsioni”. Circa il piano che prevede la costruzione di 20mila alloggi entro il 2011, dopo l’esame del Cipe, verrà reso operativo con un dpcm.