“Voglio dire ad Emma Marcegaglia che abbiamo dato soldi veri. Abbiamo messo da parte – ha spiegato Berlusconi – nove miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali. Abbiamo fatto interventi per le banche, in modo che possano continuare a fare il loro lavoro e consentire alle imprese di continuare ad investire. Leggo che la signora Marcegaglia chiede dei soldi veri. Voglio dire che al mondo dell’ economia abbiamo dato soldi verissimi”. Silvio Berlusconi risponde così alla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia che chiede soldi veri per affrontare la crisi.
“Abbiamo dato soldi verissimi per l’economia – ha proseguito Berlusconi – per sostenere alcuni settori industriali come l’ auto e gli elettrodomestici e sono state misure efficaci. Abbiamo messo da parte 9 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali, cioè per la cassa integrazione. Quindi nessuno sarà lasciato solo ove dovesse perdere il proprio posto di lavoro. Abbiamo dato forti incentivi alle banche per continuare a fare il loro lavoro e fornire liquidità alle imprese. Ma anche le imprese possono continuare a produrre solo se non calano i consumi e per fare questo occorre che si ritrovi la fiducia. Il governo ha dato forti incentivi alle banche e ore le imprese possono continuare ad investire anche in un momento di stagnazione degli ordini”.
Sulla portata e la durata della crisi, il premier ha sostenuto che per l’ Italia la difficile congiuntura avrà una dimensione temporale più o meno forte e grave a seconda della fiducia che riusciremo a infondere nei cittadini. Il fattore chiave è la fiducia, insiste Berlusconi, ma “occorre essere realisti: la crisi è profonda e globale e bisogna invitare tutti i cittadini a continuare con il loro stile di vita, le loro attitudini di consumo. Se questo non avviene le imprese avranno delle cadute di fatturato, e anche le banche a quel punto possono avere dei dubbi nel fare del credito pensando magari che le imprese non rientrino”.
“L’ Italia – aggiunge il premier – è messa meglio di altri paesi, perché siamo un popolo di risparmiatori e poiché il nostro sistema delle banche è più solido”. Berlusconi ha assicurato anche l’ impegno a interventi per le famiglie. “Appena i conti pubblici lo consentono”, ha spiegato ancora, il Governo ha intenzione di attuare “l’istituto del quoziente familiare” per ridurre il carico fiscale della famiglia in relazione al numero dei componenti della famiglia stessa. Perché “noi vogliamo una società nella quale tutti possano godere di un livello di vita adeguato che assicuri l’ effettiva parità tra uomo e donna e che riconosca la famiglia come suo elemento fondamentale”.
“Per gestire l’ attività di governo – ha spiegato Berlusconi – metto in campo la mia personale autorevolezza, la mia capacità di farmi concavo se ho delle curve, per esempio facciamo un nome a caso Tremonti, e di farmi convesso se c’ è qualcuno che è un po’ distratto. È questo il modo di portare avanti il governo”.