Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha ricevuto sabato 28 febbraio, a Palazzo Pirelli, il presidente del Senato della Polonia, Bogdan Borusewicz. A fianco del presidente Formigoni, il delegato per le Relazioni internazionali, Robi Ronza, e il delegato per i Rapporti con gli Stati dell’ Unione europea, Claudio Morpurgo. Con il presidente del Senato polacco, anche i senatori Stanislaw Zajac, Jan Wyrowinski e Marek Trzcinski. All’ incontro erano presenti anche l’ ambasciatore polacco a Roma, Jerzy Chmielewski, e il neo console generale a Milano, Krzysztof Strzalka. Con la Polonia la Lombardia ha una forte collaborazione e due protocolli d’ intesa siglati col Voivodato di Slark e con il Voivodato di Masovia. La Lombardia è la regione italiana più grande, più industrializzata e più agricola d’ Italia e ha un tessuto di piccole e medie imprese di quasi 900.000 unità molto vivace e tecnologico.
Il presidente Formigoni e il presidente del Senato della Polonia si sono trovati d’ accordo nella necessità di seguire strategie comuni per superare la crisi economica lavorando in stretta sinergia come Stati dell’ Unione europea. Bogdan Borusewicz ha voluto fortemente incontrare Roberto Formigoni perché la Lombardia è la regione più importante ed economicamente sviluppata d’ Italia e le parole del suo presidente hanno il loro peso, specie dovendo affrontare una realtà difficile come la crisi economica mondiale.
“Abbiamo convenuto – ha dichiarato Formigoni – di percorrere strategie comuni contro la crisi dicendo no al protezionismo. La nostra visione comune, e i rapporti economici e di amicizia tra Lombardia e Polonia, ci spingono a leggere la crisi come un problema, ma anche come un’ occasione per superare alcuni dogmi di una finanza troppo fondata sulla fantasia invece che sulla realtà. Bisogna tornare all’ economia reale, soprattutto al valore del lavoro e dell’ impegno dell’ uomo, della persona, come fonte della ricchezza dei popoli. In questo senso, a partire dalla crisi l’ Unione Europea ha l’ opportunità di rafforzare la propria unità interna, superando scetticismi e particolarismi”.
In Italia e in particolare in Lombardia si stanno studiando misure fortemente innovative per aiutare quei lavoratori che saranno espulsi temporaneamente dai processi produttivi. Attraverso un forte accordo sottoscritto tra Governo nazionale e Governi delle Regioni, sarà messa a disposizione dei lavoratori espulsi una cifra di integrazione al loro reddito, ma anche forti corsi di formazione per dare loro più cultura, più sapere. Questo con l’ obiettivo che, quando sarà passata la tempesta, questi lavoratori rientrino in azienda con un grado di qualificazione superiore.