Il presidente di Montecitorio usa parole chiarissime sugli stranieri. “Odioso fare il collegamento tra crimine e stranieri” dice Gianfranco Fini durante la presentazione del Rapporto Cnel (Consiglio nazionale dell’ economia e del lavoro) sull’ integrazione degli immigrati in Italia, nel giorno in cui il Cdm vara il Dl antistupri. Per Fini “l’ interesse dei lavoratori immigrati è comune a quello degli italiani”. Il leader di Montecitorio sottolinea che “appaiono decisive misure come l’ estensione e il potenziamento degli ammortizzatori sociali insieme ai processi di formazione e inserimento al lavoro. Un fattore che potrebbe ostacolare i processi di integrazione e fornire ulteriore alimento all’ intolleranza è l’ allarme sociale che cresce di pari passo con i casi di criminalità che purtroppo riempiono le cronache”.
Fini usa parole chiare nel ribadire che l’ integrazione si può raggiungere solo con “la garanzia della sicurezza e della legalità, soprattutto in quei quartieri e territori che sono più esposti al rischio della violenza. Occorre ristabilire nei cittadini la percezione, scossa dai troppi casi in cui al delitto non è seguito il castigo, che l’ Italia sa garantire il rispetto rigoroso delle regole della convivenza civile”.
Dalla terza carica dello Stato invoca “la capacità e la volontà italiana di ripensarsi come nazione in vista di un futuro sempre più multietnico. Per far capire ancora meglio il suo pensiero, Fini cita quella che chiama “la generazione Balotelli”, vale a dire gli immigrati di secondo o terza generazione “che non solo parlano l’ italiano, ma addirittura anche i dialetti del luogo in cui vivono”.
Fini:”Odioso fare il collegamento tra crimine e stranieri”
di 25 Febbraio 2009 07:40 16 views0