C’ è ottimismo in Italia, nonostante la crisi. Aumento al 4% nei supermercati, ma secondo Centromarca, un’ associazione che raggruppa 200 aziende, sempre più famiglie scelgono prodotti di largo consumo di marca. E l’ analisi del Fondo monetario conferma che, malgrado tutto, il sistema Italia è rimasto solido.
È l’ era delle griffe
La recessione non spaventa i grandi marchi italiani di beni di largo consumo. Secondo una rilevazione di Centromarca, dopo l’ incremento delle vendite del 6% registrato nello scorso dicembre, è atteso per il 2009 un aumento di oltre il 4%. L’ impennata di ottimismo sembra direttamente collegata al buon andamento delle vendite di fine 2008 e quindi nel periodo natalizio, se è vero che, rispetto alla rilevazione effettuata nello scorso novembre, si è dimezzato il numero di aziende che ipotizzava un 2009 inferiore al 2008. Il 70 % dei beni di consumo acquistati nei negozi della grande distribuzione, infatti, è costituito da prodotti griffati: è la quota di mercato più alta dei Paesi industrializzati.
Basso indebitamento
Nonostante la recessione, le famiglie italiane stanno reggendo il colpo abbastanza bene rispetto a quelle di altri Paesi, grazie al minore indebitamento e all’ assenza di bolle immobiliari pronte ad esplodere. Lo conferma la diagnosi del Fondo monetario internazionale. Gli esperti segnalano la tenuta del sistema bancario italiano in confronto ad atri Paesi europei: è rimasto nel complesso solido, nessuna istituzione è fallita.
Anticrisi in Parlamento
Giunge intanto il decreto “salvaconsumi”. Il Parlamento dovrebbe cominciare ad esaminare il provvedimento che interessa i settori dell’ auto, degli elettrodomestici e dei mobili. L’ economia è, dunque, ancora in primo piano nell’ agenda delle due camere, anche se la grande incognita sui tempi dei lavori è costituita dal caso Eluana Englaro, che ha già portato a ripensare l’ agenda dei lavori.