Estero news: Obama stoppa gli eccessi di Wall Street

Tetti agli stipendi degli executives delle aziende salvate con l’ aiuto del denaro pubblico: non potranno guadagnare più di 500 mila dollari al mese, equivalenti a circa 30 mila euro. E non potranno vendere le azioni ricevute prima di aver rimborsato i prestiti concessi dallo Stato. Barak Obama ha annunciato le nuove disposizioni assieme al ministro del Tesoro Tim Geithner. Misure severe, dunque, contro gli stipendi d’ oro, che lasciano prevedere anche la fine delle liquidazioni iperboliche e una completa trasparenza su privilegi, fringe benefit e spese voluttuarie.
“Per ricostruire il sistema finanziario è essenziale ricostruire la fiducia. E la fiducia richiede a sua volta che non si finanzino gli eccessi di Wall Street con i soldi dei conribuenti” ha spiegato Obama, il quale intanto insiste per una rapida approvazione del maxipiano da quasi mille miliardi di dollari per il rilancio dell’ occupazione.
L’ annuncio sui tetti salariali dimostra che la Casa Bianca intende procedere verso una maggiore giustizia, rendendo più rigorose alcune direttive dell’ ex presidente George Bush. I parametri medi dei top manager americani superavano di molto il tetto di mezzo milione di dollari: una inezia di fronte ai 20 milioni percepiti nel 2007 da un chief executive della Bank of America.
C’è però un rischio: i manager più bravi potrebbero orientarsi verso aziende che non danno stipendi calmierati, anche perché le misure di Obama saranno applicate solo ai cinque top manager più importanti delle società che in futuro riceveranno aiuti eccezionali dallo Stato.
E, come dice Obama, subiranno le conseguenze della crisi proprio coloro che non ne hanno colpa: le fasce più deboli del Paese.

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